UGUALI Diritti per i Genitori
Adottivi |
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GENITORI
ADOTTIVI, UGUALI DIRITTI
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Estratto
dal Corriere
della Sera - 2 Aprile 2003
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La
consulta: riposo giornaliero per tutto il primo anno che il figlio
trascorre in famiglia |
Un
figlio è un figlio, anche se adottivo. E la madre di un bambino
adottivo ha diritto ai riposi giornalieri nel primo anno che il figlio
adottivo trascorre con lei. Non solo "nel suo primo anno di
vita", come invece prevede la legge. La corte Costituzionale, con
una sentenza emessa in
data 1 Aprile 2003, dichiara dunque l'illegittimità
costituzionale dell'articolo 45 del testo unico in materia di tutela e
sostegno della maternità e paternità. Un primo passo verso
l'effettiva uguaglianza fra genitori naturali e adottivi.
"
Restringere il diritto ai riposi al primo anno di vita del bambino -scrive nella sentenza il giudice Francesco
Amirante- non soltanto è
intrinsecamente irragionevole, ma è anche in contrasto con il
principio di uguaglianza". Negli anni, ricorda l'estensore della
sentenza, è cambiata e si è evoluta l'analisi del rapporto tra
genitori e figli: e dunque i congedi e i riposi " non hanno più
l'originario collegamento con la maternità naturale, e non hanno più
come esclusiva funzione la protezione della salute della donna e il
soddisfacimento delle esigenze puramente fisiologiche del minore. Ma
sono diretti anche ad appagare i bisogni affettivi e relazionali del
bambino, per realizzare il pieno sviluppo della sua personalità".
Un ragionamento che vale ancora di più, se possibile, per i figli
adottivi. Per i quali, dice la Consulta, " è rilevante il
momento dell'ingresso del minore nella famiglia ".
La
sentenza nasce da una controversia giuridica fra una signora friulana,
R.R.V. e la regione Friuli-Venezia Giulia, presso la quale la signora
lavorava. Lei e il marito avevano avuto in affidamento preadottivo due
bambini, nati nel '91 e nel '94 e aveva chiesto appunto di poter
usufruire dei riposi giornalieri. Ma la regione si era opposta e i
riposi, concessi da un primo giudice, erano stati poi revocati dal
Tribunale di Trieste per l'opposizione dei datori di lavoro della
signora. Tra una sentenza e l'altra era entrato in vigore nel 2001 il
testo unico sui riposi giornalieri, che li garantiva anche alle
famiglie affidatarie, ma solo " entro il primo anno di vita del
bambino ". Ma era stato lo stesso Tribunale di Trieste a
sollevare il dubbio di incostituzionalità della norma.
E
adesso la Corte ha sentenziato che l'intuizione era giusta: "
Nella quasi totalità dei casi infatti- scrivono adesso i giudici- i
bambini dati in affidamento preadottivo o in adozione entrano nella
famiglia quando hanno già compiuto il primo anno di età, sicché i
permessi in oggetto finirebbero con l'essere prerogativa pressoché
esclusiva dei genitori biologici".
Commenti
positivi sulla sentenza arrivano dal mondo politico: " E' un
passo avanti -dice ad esempio Marida Bolognesi dei Ds- è ora quindi
urgente modificare la legge ed approvare una norma che equipari del
tutto i genitori biologici e quelli adottivi e affidatari". Per
Melita Cavallo, presidente della Commissione adozioni
internazionali,si tratta di "una sentenza che dà importanza alla
relazione affettiva, sempre più determinante nella vita del
bambino". Soddisfatta anche Maria Burani, deputato di Forza
Italia e presidente della Commissione Parlamentare per l'infanzia:
"Questa sentenza tiene anche conto che l'ingresso di un bambino
in una famiglia è un momento estremamente delicato".
Vai al testo della
Sentenza C.C n. 104
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