horizontal rule

Ottobre 2004, ancora rallentamenti per le Adozioni in Bielorussia

 

 

Ottobre 2004: situazione per le Adozioni in Bielorussia
Più che di blocchi si parla di rallentamenti
Ancora problemi con le Adozioni in Bielorussia. La notizia ci perviene già dai primi giorni di Ottobre 2004 e viene confermata anche dal sito della Commissione Adozioni, in data 25 Ottobre 2004:
 
Situazione Bielorussia. La Commissione per le Adozioni Internazionali informa le coppie in attesa di adottare un bambino dalla Bielorussia che i rapporti tra i due Paesi rimangono ottimali, nonostante il rallentamento delle relative procedure. La Commissione ne auspica, comunque, il superamento nel più breve tempo possibile e si impegna ad adoperarsi in tale direzione.
Nessuno ne conosce davvero le motivazioni, di fatto però dal 1/10/2004 il Ministro dell' Educazione non pone la sua firma sui documenti per adozione.
CI può far stare più tranquilli anche la situazione in USA, dove pare che le adozioni verso la Bielorussia siano ancora possibili (estratto dal sito governativo):
 
Update on Belarusian Adoptions, October 2004. The Department of State aware that on October 4 President Aleksander Lukashenko asked his cabinet to look into international adoptions. The Belarusian National Adoption Center confirmed to the U.S. Embassy that adoptions are still possible. New adoptions, cases in which as child has not yet been identified for adoption, are on hold through November 1, 2004. The Department of State and the U.S. Embassy in Minsk are closely monitoring this situation. This site will be updated as new information becomes available.

horizontal rule

Aggiornamento al 5 Novembre 2004
Secondo un sito americano piuttosto attendibile, dopo il 15 gennaio 2005 si dovrebbe sapere che destino avranno le adozioni in Bielorussia. Entro tale data, infatti, il Centro adozioni di Minsk dovrebbe trasmettere al Presidente bielorusso Lukashenko una relazione dettagliata sullo stato delle relazioni sociali concernenti i minori già adottati all'estero.
Estratto da www.iagadoptions.org:
Belarus Update: The National Center for Adoption in Minsk is indicating that the deadline for the gathering of information relating to the Belarus adoption program is being extended. The officials there now have until January 15, 2005 to gather the requested information and present it to the President. This new deadline suggests that there will be minimal information regarding the future of the Belarus program until after that date.

horizontal rule

Aggiornamento al 10 Dicembre 2004
Quanto segue non è ufficiale ma proveniente da fonti attendibili:
La Commissione Adozioni Internazionali (CAI) con alcuni funzionari del Ministero delle Pari Opportunità sarà a Minsk settimana prossima, per cercare di risolvere la questione. Parrebbe comunque che da diverse fonti attendibili, che le pratiche in essere (Con almeno un abbinamento o anche con il primo viaggio effettuato) riprendano l'iter delle firme presso il ministero dell'Educazione Bielorusso intorno metà/fine Gennaio 2005.

horizontal rule

Aggiornamento al 21 Dicembre 2004
Estratto dal sito della Commissione per le Adozioni Internazionali 
AGGIORNAMENTO SULLE PROCEDURE DI ADOZIONE PENDENTI PRESSO LE COMPETENTI AUTORITA' BIELORUSSE

La Commissione per le adozioni internazionali ha ritenuto necessario incontrare le competenti Autorità bielorusse per attingere alla fonte corrette informazioni sul "destino" delle procedure di adozione pendenti e soprattutto di quelle in corso di definizione, stante il blocco di fatto registrato nell'esitare anche le procedure per le quali era già stata fissata la data dell'udienza ai fini della pronuncia della sentenza di adozione.
Il giorno 16 dicembre 2004 la Presidente della Commissione Carmela Cavallo ed il Consigliere diplomatico dr.ssa Ombretta Pacilio hanno incontrato L'Ambasciatore Guglielmo Ardizzone e l'indomani il Vice Ministro Kovalova e il Vice Direttore del Centro adozioni di Minsk dott. Bondareva.
Dal lungo colloquio è emerso che a seguito del discorso tenuto in data 6 ottobre 2004 dal Presidente Lukashenko - durante la cerimonia per la firma della deliberazione sul referendum repubblicano sulla protezione dei diritti dei bambini e dei giovani - sono allo studio dell'ufficio legislativo del Ministero della Pubblica Istruzione modifiche alla normativa sull'adozione e marginalmente anche alla legge sul diritto di famiglia.
Il Presidente Lukashenko ha richiesto di introdurre norme tese, da una parte, a responsabilizzare maggiormente i genitori nella gestione della potestà parentale e, dall'altra, a creare una rete di sostegno intorno ai bambini ed ai giovani che li aiuti a raggiungere la maggiore età, seguendo percorsi di vita sani per raggiungere una sistemazione lavorativa in Patria, evitando così l'inquinante contatto con l'estero. Il Presidente Lukashenko ha dichiarato, infatti, che il fenomeno dei soggiorni per risanamento deve azzerarsi e che ogni provvedimento autorizzatorio, sia per adozione che per espatrio temporaneo, dovrà portare la firma del Ministro della Pubblica Istruzione e ciò perchè‚ i paesi stranieri fanno di questi bambini bielorussi che hanno sperimentato i percorsi di risanamento solo "dei consumatori elevati al quadrato". Egli ha chiesto perciò che gli eventuali aiuti ai bambini siano portati direttamente in Bielorussia, ove si voglia davvero aiutare quel Paese.
Di conseguenza le procedure di adozione instaurate dalle coppie straniere - quale che sia il Paese di provenienza - sono state "differite", ovvero bloccate, dal 6 ottobre scorso; esse potranno riprendere soltanto dopo che le modifiche, richieste dal Presidente Lukashenko, saranno state introdotte. Si prevede come inizio del nuovo corso la fine del mese di gennaio. La documentazione già presentata dagli aspiranti genitori sarà fatta salva, non va quindi ripetuta, ma farà il nuovo percorso procedurale previsto dalla nuova normativa.
Il Vice Ministro ha spiegato che saranno proposti due percorsi procedurali, a seconda che trattasi di adozioni non nominative o, invece, nominative.
Le novità, in sintesi, sono riconducibili a:
a. verifica delle condizioni di tutti i minori bielorussi adottati all'estero dal 1991 ad oggi (2.285 bambini). Su tali minori dovrà essere presentata un'apposita relazione al Consiglio dei Ministri;
b. un maggior rigore e un maggior controllo da parte del Ministero della Pubblica Istruzione, senza il cui parere finale non potrà un bambino essere adottato da cittadini stranieri;
c. la permanenza in banca dati richiesta per un minore, affinché‚ possa essere dichiarato adottabile, sarà di 12 mesi anziché‚ 6;
d. i report post adottivi saranno richiesti per 5 anni, ma saranno annuali e non più semestrali. Se trattasi di adozioni nominative la famiglia potrà fare una domanda iniziale al Ministero della Pubblica Istruzione, non corredata dal alcun documento, per conoscere se il minore è adottabile e solo nel caso che si tratti di minore abbandonato e quindi adottabile, potrà inoltrare la documentazione prevista.
Il Vice Ministro ha dichiarato che mancano i report post adottivi di 9 minori adottati in Italia in tempo precedente all'istituzione della Commissione per le adozioni internazionali (adozioni definite tra il 1991 e il 2000) e li ha sollecitati; ha lamentato ancora che alcuni report non sono corredati delle foto richieste, non sono tradotti in lingua bielorussa e non sono esaurienti. La Commissione si è impegnata ad attivarsi e pertanto richiama le famiglie adottive a mantenere l'impegno assunto con il Paese straniero al momento dell'adozione.
In particolare la delegazione in riferimento ad alcuni casi, relativi a minori in Italia da lungo periodo per motivi di cure o di studio, ha sottolineato l'impossibilità di aderire alle richieste di immediato rientro, quando tale richiesta è avanzata dai direttori di Centri o di istituti ove i minori erano collocati prima dell'ingresso in Italia. Tali richieste - ha con forza ribadito la delegazione - devono pervenire ufficialmente per via diplomatica, anche se il direttore esercita sul minore la tutela.
La delegazione ha, inoltre, richiamato l'attenzione sui 9 casi di minori accolti da persone singole, ed anche la controparte ha manifestato la disponibilità a definire - nell'interesse superiore dei minori -queste situazioni che perdurano da anni.
Le coppie che hanno la procedura in corso devono solo avere pazienza ed attendere i tempi segnati dalle Autorità straniere.
Le coppie che intendono adottare in Bielorussa attendano, invece, di conoscere la nuova normativa per poter decidere con maggiore consapevolezza se davvero orientarsi su questo Paese, anche alla luce del messaggio presidenziale che vuole la riduzione drastica del numero dei bambini bielorussi adottati.
Documento di Aggiornamento
Intervento del Presidente della Repubblica Belarus Aleksandr Grigorevich Lukashenko del 17/11/04 al Parlamento, parte relativa al problema adozioni internazionali e programmi di risanamento all’estero.
Difesa dei diritti dei bambini e della gioventù
Fonte: sito ufficiale della Presidenza della Repubblica  http://president.gov.by/rus/president/speech/2004/sign/doc18694.html

horizontal rule

Aggiornamento al 19 Gennaio 2005
I passi fatti sino ad oggi
4 Gennaio 2005 - Nomina Nuovo Presidente Centro Nazionale Adozioni di Minsk
Il Vice Ministro dell' Istruzione Tatiana Kovalova ha nominato ufficialmente il nuovo Presidente del Centro Nazionale Adozioni di Minsk, la Carica sarà affidata alla Dott.ssa Natalia che subentrerà all' attuale Presidente Olga Karaban. Questo è un segnale che la nuova normativa in materia di adozioni internazionali nella Repubblica Bielorussa è in stato di avanzamento.
13 gennaio 2005 - Nuove modifiche alla legge sulle adozioni
Il governo bielorusso ha approvato una serie di modifiche alla legge sulle adozioni che entreranno in vigore dal 14 gennaio 2005. In tali modifiche si afferma la forte volontà di collocare in via prioritaria i bambini bielorussi presso famiglie bielorusse. Tuttavia, nel caso in cui i tentativi di collocamento all'interno del paese falliscano, il minore può essere collocato in una famiglia straniera. Prima di poter esser presi in considerazione ai fini di un'eventuale adozione internazionale, i minori devono risultare inseriti in una banca dati centralizzata per almeno 6 mesi. In ogni caso, qualunque bambino preso in esame per un eventuale collocamento all'estero è soggetto ad un'indagine da parte di un certo numero di organismi diversi, che devono dare la loro approvazione a tale collocamento. Sia il Dipartimento distrettuale dell'Istruzione che una commissione appositamente istituita nel quadro delle nuove modifiche devono dare il loro benestare. È infine il ministero dell'Istruzione a dare l'assenso definitivo all'avvìo della procedura di adozione internazionale per il minore in questione. La Bielorussia ha inoltre modificato le norme riguardanti le relazioni post-adozione. In passato, era richiesta una relazione ogni sei mesi per tre anni, per un totale di 6 relazioni. La nuova modifica prevede relazioni annuali per un periodo di cinque anni, vale a dire 5 relazioni in tutto. Il Centro nazionale adozioni della Bielorussia inizierà ad evadere in via prioritaria le pratiche delle famiglie ufficialmente deferite. I minori individuati nel quadro di tali pratiche dovranno comunque essere oggetto di approvazione alla luce delle procedure introdotte con le recenti modifiche. Allo stato attuale, è difficile prevedere quando saranno di fatto avviate le procedure di adozione, ovvero quanto tempo occorrerà per il perfezionamento di un'adozione.
14 Gennaio 2005 - Comunicazione Ufficiale da Centro Adozioni di Minsk
Il centro nazionale di adozioni di Minsk ha inviato un comunicato ufficiale sulla nuova regolamentazione in materia di adozione internazionale. Le modifiche apportate sono sull' invio delle relazioni sociali alle autorità bielorusse che dovranno essere redatte ed inviate 1 volta l'anno per la durata di anni 5.
18 Gennaio 2005 - Comunicazione Ufficiale da Ambasciata
18 Gennaio 2005 - comunicazione ufficiale dall' Ambasciata d' Italia a Minsk. Nel comunicato si legge che a breve saranno fissate le udienze per le pratiche di adozione internazionale che già risiedono nello stato bielorusso.

 

horizontal rule

Aggiornamento al 9 Febbraio 2005
Estratto dal sito della CAI
COMUNICATO RELATIVO A PROCEDURE DI ADOZIONE NEI PAESI DELL’EUROPA DELL’EST PER I QUALI PERVENGONO CONTINUE RICHIESTE DI CHIARIMENTI
BIELORUSSIA: le procedure di adozione sono ancora temporaneamente sospese a causa del mancato rientro di un bambino accolto nell’ambito dei percorsi di risanamento da una persona singola. Sono state attivati tutti gli interventi necessari per garantire il rientro del minore in Bielorussia.

horizontal rule

Aggiornamento al 8 Marzo 2005
Estratto dal sito della CAI
BIELORUSSIA: La sospensione temporanea di fatto verificatasi con la Bielorussia a causa del mancato rientro di un bambino affidato nell'ambito dei percorsi di risanamento è superata avendo il minore fatto ritorno nel suo Paese.

horizontal rule

Aggiornamento al 5 Maggio 2005
Appello alle ISTITUZIONI
A seguito di una riunione tra alcune famiglie adottive in attesa dello sblocco, è stato inviato un appello verso il  Presidente della Repubblica Ciampi e per conoscenza ad una serie di Istituzioni nazionali e locali. L'iniziativa è stata lanciata anche a seguito di un confronto avvenuto con i parlamentari che alcuni giorni fa hanno presentato un'interpellanza al governo proprio su questo problema.
Vedi i dettagli alla pagina Appello Bielorussia

horizontal rule

Aggiornamento al 6 Giugno 2005
14 giugno 2005, ore 14.30  - Roma - Primo incontro Nazionale delle famiglie richiedenti adozione internazionale in Bielorussia.

All'incontro parteciperanno i Presidenti della maggior parte degli Enti accreditati per le adozioni in Bielorussia e l'Onorevole Ruzzante che si è già reso autore di un'interpellanza parlamentare sul problema e che raggiungerà la riunione più tardi in corso di svolgimento per aggiornarci sul clima parlamentare e per darci delle indicazioni sui prossimi passi da seguire.
Sono stati invitati i Ministri competenti, già sensibilizzati dalla maggior parte di noi sul problema della adozioni bloccate.
Sarà invitata anche la Regione Lazio che ha già manifestato un interesse a contribuire alla risoluzione del problema.
Nei prossimi giorni vi comunicheremo la sede della riunione e i Numerosi i punti all'ordine del giorno.
Vi invitiamo a partecipare numerosi, perchè è in questi momenti di aggregazione che si dà forza alle future iniziative.
Le famiglie interessate possono confermare la partecipazione all'indirizzo adozionibielorussia@tiscali.it o al numero di fax 178 224 5406.

horizontal rule

Aggiornamento al 9 Giugno 2005
Lettera di Invito per il 14 giugno 2005 - Primo incontro Nazionale delle famiglie in attesa di Adozione in Bielorussia
Gentili famiglie,
vi scrivono alcune coppie in attesa di adottare in Bielorussia, per invitarvi il giorno 14 giugno 2005, alle ore 14.30 presso Centro Congressi del Comune di Roma, via Assisi 41 (in prossimità Metro A Furio Camillo e stazione ferroviaria Tuscolana) al
primo incontro nazionale delle famiglie richiedenti adozione internazionale in Bielorussia.
Sono invitati a partecipare all'incontro gli Enti accreditati per le adozioni in Bielorussia ed i Ministri competenti, ai quali sono state indirizzate da molti di noi alcune delle lettere di sensibilizzazione sul problema delle adozioni bloccate.
L'incontro verterà sui seguenti temi:
* LA SITUAZIONE POLITICA BIELORUSSA NEL CONTESTO INTERNAZIONALE ED I SUOI RIFLESSI SULLE ADOZIONI
* PRATICHE RESPINTE NEL CORSO DELLE VALUTAZIONI. CHE FARE
* ESITI DELLA RIUNIONE DEL COORDINAMENTO TRA GLI ENTI AUTORIZZATI DEL 24 MAGGIO 2005
* ESITI DEGLI INVII DI LETTERE AL PRESIDENTE CIAMPI ED AGLI ESPONENTI DEL GOVERNO
* RESTRIZIONE DEI PERIODI DI ACCOGLIENZA E BLOCCO DELLE ADOZIONI. CHE DIRE AI BAMBINI IN ATTESA?
* PROSSIMI PASSI DEL MOVIMENTO DELLE FAMIGLIE
* VARIE ED EVENTUALI
Seguirà dibattito.
Si raccomanda caldamente la massima diffusione dell'evento a tutte le coppie in attesa di adottare in Bielorussia.
Si prega, altresì, di comunicare e far comunicare all'indirizzo adozionibielorussia@tiscali.it o via fax (178 224 5406) la propria presenza o, in alternativa, la propria delega a presenziare all'incontro.
 
Cordiali saluti,
Le famiglie in attesa di adottare in Bielorussia

horizontal rule

Aggiornamento al 23 Giugno 2005
Il Ministro Prestigiacomo ha dato la propria disponibilità ad incontrare i delegati delle famiglie italiane che intendono adottare in Bielorussia, giovedì 30 giugno.
 
Comunicazione a tutte le famiglie interessate:
E’ importante che ciascuna famiglia partecipi attivamente alle iniziative intraprese per contribuire allo sblocco della situazione. Vi invitiamo pertanto a visitare periodicamente il sito: www.adozionibielorussia.135.it per armonizzare le proprie iniziative a quelle di tutti noi. Preghiamo chi non lo avesse ancora fatto di comunicare la ricezione del resoconto della riunione del 14 giugno, di seguito riportato.
RESOCONTO DELL’INCONTRO NAZIONALE TRA LE FAMIGLIE CHE INTENDONO ADOTTARE IN BIELORUSSIA
Roma, 14 giugno 2005
Il giorno 14 giugno scorso si è tenuto a Roma il primo incontro nazionale delle famiglie che hanno in corso pratiche di adozione di bambini bielorussi.
All’incontro hanno preso parte circa 200 famiglie, provenienti da più città d’Italia (Bari, Milano, Napoli, Lecce, Ancona, Modena….), di persona o per delega.
Si calcola che circa 3000 famiglie italiane siano interessate all’adozione di bambini bielorussi, pur non avendo tutti inoltrato domanda, a causa delle disposizioni del governo bielorusso di limitare le domande per ciascun Ente autorizzato ad un massimo di 35 (di cui 30 nominative e 5 generiche) per anno.
Alla riunione hanno voluto essere presenti il Console della Repubblica di Bielorussia, la Vicepresidente della Commissione Adozioni Internazionali Dott.ssa Chinnici, rappresentanti della Regione Lazio, rappresentanti degli Enti autorizzati all’adozione in Bielorussia, nonché l’Onorevole Piero Ruzzante, promotore dell’Interpellanza Urgente al Ministro per le Pari Opportunità del 5 maggio 2005.
 
Nel corso dell’incontro sono stati affrontati i temi di maggiore evidenza per le famiglie italiane in attesa di adottare in Bielorussia:
1. la situazione di blocco delle procedure di adozione, sia nominative che generiche, distinte in:
--- procedure di adozione depositate in Bielorussia ed in attesa di giudizio da ottobre 2004;
--- procedure di adozione depositate in Bielorussia che hanno ricevuto un provvedimento di diniego non motivato da parte delle Autorità Bielorusse, relative a minori in precedenza dichiarati adottabili dalle stesse autorità;
--- procedure di adozione per le quali le coppie italiane hanno depositato la necessaria documentazione tradotta ufficialmente in lingua russa per l’invio in Bielorussia da gennaio 2005 (essendo vigente un contingentamento delle domande depositabili da ogni singolo Ente per anno) presso gli Enti autorizzati ed ivi giacenti in attesa di disposizioni da parte delle Autorità bielorusse.
--- procedure di adozione non ancora avviate da parte di coniugi in possesso di decreto di idoneità (valido un anno) intenzionati a dar seguito all’ospitalità di bambini e ragazzi in stato di abbandono con cui si è creato un legame affettivo.
2. la riduzione del periodo di ospitalità dei minori in Italia a causa dell’assimilazione dei soggiorni di risanamento ai soggiorni per turismo;
3. la necessità di istituire l’affido internazionale nella legislazione italiana, come ulteriore via per il sostegno dei minori non adottabili altrimenti.
4. le problematiche  relative alle adozioni di maggiorenni.
5. il problema della scadenza della documentazione presentata agli Enti Autorizzati per le adozioni che avrebbero dovuto aver corso nel 2005
 
La discussione, grazie agli interventi effettuati ed alla disponibilità del Console Bielorusso a confrontarsi con le famiglie su tutti gli argomenti del dibattito, ha costituito un importante momento di dialogo e di consapevolezza del percorso da intraprendere per la soluzione dei problemi.
 
E’ stato anche preso atto che lo scorso 16 marzo è stata inviata al Governo Italiano  da parte delle Autorità bielorusse una richiesta per l’apertura di un confronto bilaterale sulle adozioni internazionali tra Italia e Bielorussia a cui, a quanto ci risulta, l’Italia non ha dato risposta.
 
All’esito della discussione, ed ascoltate le opinioni di tutti gli intervenuti, le famiglie hanno preso atto delle dichiarazioni del Console della Bielorussia circa la “diversità” della situazione italiana rispetto a quella di altri Paesi Europei, motivata dall’esistenza di consolidati e proficui rapporti di amicizia tra i due popoli, nonché in ordine alla richiesta delle Autorità Bielorusse di avvio di trattative bilaterali in materia di adozioni; hanno quindi fermamente stigmatizzato le inadempienze registratesi da parte di pochi, con il disinteresse delle Autorità Italiane, in merito al rispetto degli obblighi di informazione agli Organismi bielorussi preposti al controllo delle adozioni già autorizzate negli anni scorsi; hanno, infine, concordato di avviare distinte iniziative dirette alla risoluzione dei vari temi oggetto dell’incontro.
 
L’incontro si è concluso concordando che le famiglie dovranno attivarsi secondo due vie:
•         una da far perseguire a ciascuna famiglia singolarmente secondo le proprie possibilità, perché si attivi per contattare e incontrare tutti gli interlocutori in grado di contribuire a fare da “cassa di risonanza del problema; e quindi i parlamentari locali, i media locali, i sindaci, e qualsiasi contatto personale si abbia (*).
•         un’altra via è quella comune, da perseguire a nome del movimento famiglie adottanti in Bielorussia e consiste nel redigere un documento da inviare al Ministero delle Pari Opportunità e per conoscenza ad altri Ministeri ed Istituzioni.
In tale documento si chiederà di concretizzare quanto il Ministro Prestigiacomo si è impegnata a realizzare nell’interpellanza del 5 maggio, ovvero di mandare al più presto una delegazione in Bielorussia.
Accanto alla riapertura delle adozioni é stato pertanto deciso di chiedere alle competenti Autorità Italiane di far cessare lo stato di intollerabile inerzia registrata nei mesi scorsi e, con la massima sollecitudine ed efficacia,
·  ·  di porre rimedio alla situazione creatasi da quest’anno con l’equiparazione dei visti per cure ai visti per turismo, che limitano bruscamente la permanenza in Italia dei bambini abituati soggiornare più a lungo in quelle che già considerano le proprie famiglie;
·  ·  di dare seguito alle proposte di legge sull’istituzione dell’affido internazionale, che costituirebbe una soluzione per ospitare con continuità minori in difficoltà ma non adottabili;
·  ·  di individuare soluzioni per l’adozione di quei ragazzi che, ormai divenuti maggiorenni, vedono sfumare ogni possibilità di ricongiungersi con le famiglie italiane che li hanno ospitati per anni.
 
Ogni iniziativa verrà divulgata dai delegati delle famiglie a tutti coloro che si sono registrati nel corso dell’incontro, per darne l’avvio, in maniera coerente ed armonica perché produca i risultati attesi.
 
  
*) Ricordando che l’anno prossimo ricorre il 20mo anniversario della tragedia di Chernobyl. Dunque sollecitare tutte le istituzioni, di ogni ordine e grado, affinché votino un ordine del giorno sulla loro disponibilità a costruire gemellaggi di scuole, di comuni, di comunità, con scuole, paesi e città della Bielorussia, per rafforzare i rapporti tra i due paesi e contribuire al miglioramento delle trattative in corso.
 
Roma, 17 giugno 2005
 
Le famiglie
Giovanni e Paola Scibilia
Federico e Luciana Marinangeli
Antonio e Francesca Ciani
Fabio e Vera Murru
Carlo e Loredana Meoli
 
In rappresentanza di 185 famiglie adottanti in Bielorussia

horizontal rule

Aggiornamento al 30 Giugno 2005
Rapporto sull’incontro del 30 giugno 2005 tra i rappresentanti delle famiglie adottanti in Bielorussia e il Ministro per le Pari Opportunità Onorevole Stefania Prestigiacomo 
Il giorno 30 giugno alle ore 17.30 i rappresentanti delle famiglie adottanti in Bielorussia (Cesari, Ciani, Giammarco, Marinangeli, Meoli, Murru, Perinelli, Risi, Scibilia, Simonetti) sono stati ricevuti dal Ministro per le Pari Opportunità Onorevole Stefania Prestigiacomo e dalla Presidente della Commissione Adozioni Internazionali, Dott.ssa Roberta Capponi.
I rappresentanti hanno illustrato ed approfondito le richieste, già esposte al Ministro per lettera, sulla risoluzione dei problemi dell’adozione internazionale con la Bielorussia, soprattutto in considerazione della disponibilità espressa dal Ministro nella risposta all’Interpellanza parlamentare del 5 maggio u.s. e della dichiarata disponibilità delle Autorità Bielorusse ad intraprendere un dialogo con quelle Italiane al riguardo, emersa dalla riunione del 14 giugno u.s. (di cui è stato consegnato al Ministro il filmato dello svolgimento).
In particolare, sono stati affrontati i seguenti temi:
·  Urgenza di una finalizzazione positiva delle aspettative delle famiglie italiane e di quella parte della società italiana coinvolta dalle problematiche sulle adozioni di minori bielorussi, percepite piuttosto come “ricongiungimenti familiari”.
·  Effettuazione in Bielorussia della prevista missione italiana a carattere politico – istituzionale;
·  Contenuti della missione:
1)   Tutela delle pratiche già presentate (anche quelle respinte senza giusta motivazione) e di quelle già completate e da presentare, predisposte secondo le leggi vigenti nei due stati prima dell’entrata in vigore della nuova normativa bielorussa, sia per le adozioni nominative che non nominative -per le quali è richiesto il rispetto degli abbinamenti già effettuati- (domande 2004 e 2005).
2)   Avviamento di una collaborazione bilaterale per la redazione di un protocollo che regolamenti le procedure di adozione internazionale tra Italia e Bielorussia, con particolare riguardo alle situazioni in cui si è creato un rapporto affettivo tra le famiglie con decreto di idoneità che hanno ospitato, nei soggiorni di risanamento, minori già presenti e adottabili nella vecchia banca dati (domande dal 2006 in poi).
3)   Tutela della continuità dei rapporti “familiari” instauratisi tra le famiglie italiane ed i minori adottabili bielorussi con la prosecuzione delle ospitalità a fini di risanamento di questi ultimi presso le famiglie stesse, almeno fino a completamento di ciascuna procedura adottiva (punti 1 e 2).
4)   Avviamento di una collaborazione bilaterale per le regolamentazioni ed i controlli necessari per evitare il ripetersi di gravi situazioni di disagio dei minori adottabili bielorussi.
I rappresentanti delle famiglie hanno dato la propria disponibilità a supportare la preparazione di tale missione, affiancando la CAI e gli Enti autorizzati.
Nelle oltre due ore di riunione il Ministro Prestigiacomo e la Dott.ssa Capponi hanno approfondito con i rappresentanti delle famiglie le problematiche in oggetto, confermando la volontà di contribuire alla soluzione dei problemi, pur in presenza di vincoli da rispettare, in particolare quelli imposti dalla Comunità Europea.
E’ stato affrontato anche il tema dell’affidamento internazionale in merito al quale il Ministro ha affermato la propria convinzione che questo sia un istituto da inserire nella legislazione italiana, anche come strumento per consentire la crescita dei minori in un contesto famigliare, in tutti i casi in cui non sarà possibile procedere ad un’adozione.
In chiusura della riunione il Ministro Prestigiacomo e la Dott.ssa Capponi hanno preannunciato l’avvio di un dialogo con il Consolato bielorusso finalizzato all’invio di una missione entro l’estate, previo coordinamento della CAI con gli Enti autorizzati, e previo confronto con la Commissione Bicamerale per l’infanzia che già aveva preannunciato di voler effettuare una missione parlamentare in Bielorussia entro il 15 Luglio c.a.
La Dott.ssa Capponi ha dato la propria disponibilità ad informare costantemente i rappresentanti delle famiglie sugli avanzamenti della preparazione della missione, mentre il Ministro Prestigiacomo si è detta disponibile ad effettuare in futuro un nuovo incontro con i rappresentanti delle famiglie. 
Roma, 1 luglio 2005
Le famiglie
Giovanni Scibilia e Paola Giammarco
Federico Marinangeli e Luciani Cesari
Antonio Ciani e Francesca Perinelli
Fabio Murru e Vera Risi
Carlo Meoli e Lori Simonetti
In rappresentanza di olte 200 famiglie adottanti in Bielorussia
 
COMMENTO
 
L’esito dell’incontro non può lasciarci pienamente soddisfatti, poiché non ne abbiamo ricavato elementi di certezze rispetto alle nostre richieste. Dobbiamo tuttavia rilevare che l’impulso determinante da parte delle famiglie adottanti ha spinto il Ministro e la Presidente della CAI ad impegnarsi per la realizzazione di un incontro con le Autorità Bielorusse, garantitoci – come s’è detto – entro il mese di luglio.
 
A questo punto, pertanto, riteniamo opportuno attendere l’esito degli incontri (anche di quello parlamentare) e contemporaneamente continuare non solo a verificare l’operato delle nostre Istituzioni, ma anche a studiare ulteriori iniziative di impulso per la rapida soluzione del problema (ad esempio, chiedere un incontro con il Ministro degli Affari Esteri, sollecitare la Commissione Europea, coinvolgere i media, ecc.); a tal fine, saranno ovviamente importanti i contributi e le idee di tutti.
 
Qualora le risposte dovessero tardare o fossero deludenti, valuteremo insieme le ulteriori eventuali iniziative da prendere dopo la pausa estiva, senza escludere neppure una possibile manifestazione nazionale.
 
Nel frattempo, è tuttavia ESSENZIALE che tutti continuino a mantenere quel livello di rispetto della legge e delle regole di civiltà che ci ha consentito sin qui e ci consentirà ancora di confrontarci da pari a pari con i nostri interlocutori italiani e bielorussi.
 
Vi chiediamo quindi di continuare, insieme a tutte le altre famiglie, ad elaborare soluzioni a tutela, principalmente, dei DIRITTI DEI BAMBINI che tanto amiamo, EVITANDO GESTI AVVENTATI, COMPIUTI A TITOLO PERSONALE CHE METTANO A REPENTAGLIO LA CREDIBILITÀ E LA SERIETÀ DELLE FAMIGLIE ITALIANE INTERESSATE, per mantenere il diritto di continuare a lavorare per il buon esito delle iniziative intraprese, perché TUTTI i bambini possano trovare una famiglia che li ami ed abbia cura di loro.
Chiunque, pensando ERRONEAMENTE di risolvere il proprio caso personale, deviasse da questa linea, se ne dovrà assumere la responsabilità non solo davanti alla legge, ma anche DAVANTI ALLE ALTRE FAMIGLIE.
 
LA STRADA CHE ABBIAMO INTRAPRESO E’ UNA STRADA FATTA DI AMORE, DI CIVILTA’, DI RISPETTO.
 
Il coordinamento delle famiglie:
Giovanni Scibilia e Paola Giammarco
Federico Marinangeli e Luciani Cesari
Antonio Ciani e Francesca Perinelli
Fabio Murru e Vera Risi
Carlo Meoli e Lori Simonetti

horizontal rule

Aggiornamento al 13 Luglio 2005
Messaggio inviatoci dal Gruppo Coordinamento Famiglie
Stiamo verificando alcune informazioni che danno le missioni parlamentare e della CAI in partenza a settembre e non a luglio, a seguito di richieste della Bielorussia. Di seguito vi inoltriamo il resoconto dell'incontro del 13 luglio 2005 con i funzionari della Presidenza della Regione Lazio.
 
Rapporto sull’incontro del 13 luglio 2005 tra i rappresentanti delle famiglie adottanti in Bielorussia e funzionari della Presidenza della Regione Lazio
 
Il giorno 13 giugno alle ore 12.00 i rappresentanti delle famiglie adottanti in Bielorussia (Ciani, Marinangeli, Perinelli, Risi) sono stati ricevuti dai funzionari dell’Ufficio di Presidenza per i rapporti con i cittadini e le formazioni sociali, Dott. Francesco Ferrara, Dott.ssa Valeria Scafetta e Dott. Angelo Marinelli.
Nel corso dell’incontro i rappresentanti delle famiglie hanno approfondito le problematiche evidenziate durante la riunione del 14 giugno, alla quale era presente il Dott. Marinelli, informando i funzionari regionali degli avvenimenti successivi (in particolare dell’incontro con il Ministro per le Pari Opportunità e con la Presidente della Commissione Bicamerale per l’Infanzia). Sono state ipotizzate le azioni che verranno intraprese dalla Regione Lazio per contribuire alla soluzione della questione, anche in previsione di un incontro con il Presidente, Piero Marrazzo.
I funzionari della Regione si sono impegnati a brevissimo a:

Sensibilizzare l’Unione Europea al problema, coordinandosi con l’Assessorato alle Politiche Sociali (che era presente all’incontro del 14 giugno nella persona del dott. Annibaldi);

Sollecitare il Governo Italiano perché metta in atto urgentemente le azioni necessarie alla ripresa del dialogo con le autorità bielorusse sul tema delle adozioni internazionali;

I funzionari della Regione Lazio hanno inoltre preso l’impegno di riferire al Presidente Marrazzo sull’incontro odierno e a concordare la data del prossimo incontro tra le famiglie delegate e lo stesso Presidente.
Roma, 13 luglio 2005
Le famiglie
Giovanni Scibilia e Paola Giammarco
Federico Marinangeli e Luciani Cesari
Antonio Ciani e Francesca Perinelli
Fabio Murru e Vera Risi
Carlo Meoli e Lori Simonetti
In rappresentanza di oltre 200 famiglie adottanti in Bielorussia

horizontal rule

Aggiornamento al 18 Luglio 2005
Incontro con il Ministero degli Affari Esteri
 
Rapporto sull’incontro del 18 luglio 2005 tra i rappresentanti delle famiglie adottanti in Bielorussia e i rappresentanti del Ministero degli Affari Esteri Ministro Benedetti (Direttore Generale Ufficio V per gli Italiani all’estero e le Politiche migratorie), Ministro Panocchia e Dr.ssa Ruperto
Il giorno 18 luglio alle ore 11 i rappresentanti delle famiglie adottanti in Bielorussia (Meoli, Murru, Risi, Simonetti) sono stati ricevuti dal Direttore Generale per gli Italiani all’estero e le politiche migratorie Dr. Benedetti e dal Dr. Panocchia.
Il Dr. Panocchia ha riferito di circa 140 pratiche giacenti in Bielorussia (160 secondo i bielorussi).
I rappresentanti delle famiglie hanno ricordato che alla riunione del 14 giugno hanno partecipato circa 200 famiglie che rappresentavano tutte le casistiche possibili: dalle famiglie che hanno i documenti già in Bielorussia a quelle che li hanno bloccati presso le associazioni in Italia, quelle che sono interessate all’affidamento internazionale e quelle che hanno avuto risposta negativa dalla Bielorussia.
Lo stesso ministro ha comunicato che le iniziative del MAE vanno avanti dallo scorso mese di marzo e che si è preferito mantenere un basso livello informativo per non compromettere le diverse iniziative.
A Suo dire si sono registrati timidi segnali di apertura verso i problemi evidenziati dall’Italia ma non si è in grado di sapere quale potrà essere l’atteggiamento del vertice del governo bielorusso. Il MAE, pur continuando nei contatti fin qui posti in essere non può intraprendere altre iniziative senza una certezza dei risultati.
Per quanto riguarda la missione parlamentare prevista, il MAE ha concordato con l’on. Burani Procaccini di rinforzare la commissione parlamentare che sarebbe dovuta partire per la Bielorussia a luglio, con funzionari degli Esteri e della CAI; in modo di esprimere aspetti tecnici e politico/parlamentari al contempo. Questa iniziativa è stata quindi presentata alle autorità bielorusse che hanno preferito che questa commissione partisse a settembre per dar modo di preparare meglio l’incontro.
Il ministro Panocchia ha chiaramente espresso la disponibilità sia ad andare che ad ospitare, prima della partenza delle missione di settembre, qualcuno della controparte bielorussa per un incontro di preparazione ma sempre secondo il principio della “certezza dei risultati”.
Ad ogni modo la Farnesina non ritiene utile emanare note a chiarimento della situazione.
Il primo obiettivo è sbloccare le pratiche già a Minsk, riportando la situazione a ottobre 2004 (anche per le risposte negative).
Per le pratiche giacenti in Italia, che, come ha ricordato Murru, sono state preparate secondo l’allora vigente legislazione bielorussa il lavoro sarà certamente più complesso, considerata l’attuale normativa, in particolare l’adozione è prevista solo per i bambini malati non curabili in bielorussia.
Si deve sperare e operare perchè un eventuale miglioramento dei rapporti apra strade oggi non immaginabili e,a nostro parere, si è avuta la sensazione di un impegno concreto e della reale conoscenza della situazione.
Sono stati poi affrontati altri aspetti relativi alle accoglienze:
Il MAE, che aveva richiesto di far apporre in Bielorussia un’apostilla sulla documentazione necessaria per ogni visto, non avendone ottenuto la riduzione o eliminazione dei costi, ha preferito rinunciare a richiederla. La posizione del Dr. Panocchia è che comunque le apostille siano necessarie sia perché previste dalla convenzione dell’Aja sia perché garantiscono i bambini e le famiglie.
Visto turistico e visto territoriale limitato VTL: la legge europea la Bossi-Fini prevede i 90 gg di soggiorno, secondo il MAE dietro impulso normativo europeo. Sono le questure a concedere i 150 gg solo per motivi di studio o sanitari. Dopo aver annunciato la sanatoria dello scorso anno il MAE chiede il rispetto delle regole.
È quindi intervenuto il ministro Benedetti che ha sottolineato la esperienza, la capacità e l’umanità del Ministro Panocchia. Il MAE sta facendo di tutto, con piena disponibilità, per arrivare a qualche intendimento con la Bielorussia. Si pensa di poter contare su una parte dell’Amministrazione Bielorussa che ha compreso il messaggio italiano di dover distinguere tra aspetto politico e umanitario e che il secondo può favorire il primo.
Anche secondo il ministro Benedetti per le adozioni occorre distinguere tra casi vecchi e nuovi.
I rappresentanti delle famiglie hanno ricordato al ministro Benedetti e al ministro Panocchia che molti rapporti tra famiglie e bambini sono comunque già solidamente instaurati, che i bambini sono ormai tutti di una età tale da rendere impossibile il loro inserimento in famiglie bielorusse, che le pratiche sono state preparate in Italia secondo le procedure in vigore in Bielorussia per cui è opportuna una seria riflessione da parte di chi condurrà l’auspicata trattativa.
La risposta del ministro Benedetti è stata: “No a speranze immotivate ma piena disponibilità e impegno da parte del MAE”.
È stata riaffermata, al termine dell’incontro, da parte dei rappresentanti delle famiglie la volontà di proseguire negli incontri con le Istituzioni Italiane, nell’azione di pressione sulle stesse arrivando anche a manifestazioni pubbliche.
Il suggerimento da parte dei Dirigenti del MAE è stato quello di atten
dere, intanto, la partenza della missione di settembre nonché gli esiti della stessa. Pur comprendendo anche l’ansia, l’impazienza e l’esasperazione delle famiglie dopo dieci mesi di blocco, è stato fortemente raccomandato di evitare azioni irresponsabili che mettano a repentaglio il lavoro fatto e, soprattutto, i canali di comunicazione attivati. Si ritiene anche opportuno evitare forme plateali di protesta ad evitare strumentalizzazioni delle stesse, rendendo piú difficile il lavoro diplomatico in corso.
In conclusione il Ministro Panocchia ha dato disponibilità a riferire ai rappresentanti delle famiglie ogni esito dei contatti con l’ambasciata bielorussa e dei risultati relativi all’organizzazione delle missioni prima citate.
Roma, 18 Luglio 2005

 

Commento all’incontro del 18 luglio 2005 presso il Ministero degli Affari Esteri.
Al contrario di altre amministrazioni il ministro Benedetti e il ministro Panocchia ci sono sembrate persone correttamente ed ampiamente informate sui fatti.
Circa la precedenza data allo sblocco delle pratiche già a Minsk, riteniamo quindi che sia solo il primo passo di una trattativa che avrà come punto d’arrivo l’ingresso ufficiale nelle nostre famiglie di quelli che sono già di fatto, spesso da anni, i nostri figli.
Durante l’incontro infatti, sono stati messi in luce aspetti politici e diplomatici di grande complessità. Ne è emerso un quadro sicuramente articolato e delicato, nel quale i ministri incontrati si muovono con molta diplomazia, nel rispetto delle delicate interrelazioni in ambito europeo.
All’esito dell’incontro ci è parso chiaro che, AL MOMENTO, QUALSIASI AZIONE DI CONTESTAZIONE A TITOLO PERSONALE O COLLETTIVA, come il coinvolgimento dei media o manifestazioni di piazza, sarebbe CONTROPRODUCENTE per le nostre speranze di avere presto i bimbi qui con noi, anche per il rischio di strumentalizzazioni di iniziative non meditate, e metterebbe a repentaglio la conduzione della delicata trattativa diplomatica in atto.
Vi invitiamo pertanto a RIMANDARE QUALSIASI FORMA DI MANIFESTAZIONE O CONTESTAZIONE ALMENO FINO AL RIENTRO DELLA DELEGAZIONE ITALIANA (nel resoconto allegato sono illustrati gli accordi presi dal MAE con la Commissione Parlamentare per l’Infanzia).
Continuiamo piuttosto, insieme, a percorrere la via intrapresa, ovvero del dialogo con le istituzioni.
Decideremo poi tutti insieme se e quando intraprendere nuovi percorsi, in forma organizzata, per trarne i massimi risultati.
Grazie mille a tutti.

horizontal rule

Aggiornamento al 11 Agosto
Vi invitiamo a leggere i tre comunicati di seguito riportati: 
Comunicato 1
Il giorno 8 agosto 2005 l'agenzia stampa ADNKRONOS ha diffuso un comunicato dal titolo CHERNOBYL: PROVERA, PIU' FACILI ADOZIONI E SOGGIORNI BIMBI IN ITALIA.
Tale notizia è stata ribattuta da diverse testate. Tra gli altri, vi riportiamo il seguente articolo comparso il 12 agosto sul sito VITA.IT.  Possiamo affermare che i contenuti sono il linea con gli argomenti trattati nei contatti attualmente in corso tra il Coordinamento delle famiglie ed il Ministero degli Affari Esteri, di cui a breve verrà reso alle famiglie un dettagliato resoconto.

 

ADOZIONI: IMMINENTE LA CONCLUSIONE DI INTESE CON LA BIELORUSSIA
di Benedetta Verrini (b.verrini@vita.it) 11/08/2005
“Lo annunciano oggi le agenzie, riportando i risultati di una visita a Minsk del senatore Fiorello Provera, presidente della Commissione Esteri "
Importante svolta sul caso-Bielorussia: nelle prime settimane di settembre saranno formalizzate le intese raggiunte dal presidente della Commissione esteri del Senato, Fiorello Provera, con le autorita' bielorusse per per una piu' stretta collaborazione riguardo alle adozioni e per favorire i soggiorni dei bambini presso le famiglie italiane.
Ne danno notizia oggi le agenzie di stampa, riferendo che la questione delle adozioni e dei soggiorni in Italia era stata al centro dei colloqui che Provera aveva avuto la settimana scorsa a Minsk, nel corso di una visita ufficiale di quattro giorni.
Al termine dei colloqui il senatore e il presidente della commissione permanente dell' Assemblea della Repubblica per gli affari internazionali e la sicurezza nazionale, Nikolai Cherghinez, alla presenza del presidente del Parlamento Gennady Novitsky, avevano sottoscritto un documento congiunto nel quale era stato sancito l'impegno a rafforzare la collaborazione umanitaria tra i due Paesi.
''Tutti i rappresentanti del governo locale e delle istituzioni" ha detto Provera, "hanno espresso la loro gratitudine al popolo italiano e alle associazioni umanitarie per l'aiuto disinteressato ai bambini colpiti dall'incidente nucleare di Chernobyl e mi hanno assicurato una piu' efficace collaborazione anche per le adozioni'. il presidente della commissione Esteri del Senato ha sottolineato, in particolare, ''la disponibilita' e l'apertura del governo bielorusso e del presidente Alexander Lukashenko che intendono operare nell'interesse dei bambini, senza dimenticare vent' anni di solidarieta' e di amore da parte dell'Italia''.
Sono 300 mila i bambini della zona di Chernobyl ospiti del nostro paese e 35mila le famiglie italiane che, nel corso degli anni, li hanno accolti. Questi soggiorni hanno permesso ai bambini che vivono nell'area contaminata di uscirne per almeno 30 giorni all'anno e smaltire i livelli di inquinamento accumulati.
L'area contaminata copre il 25% del territorio bielorusso dove vive il 23% della popolazione, pari a circa 2 milioni e 300mila persone. Recentemente, pero', per problemi legati all 'evolversi della situazione internazionale, il governo locale aveva impedito questi soggiorni di risanamento e bloccato le adozioni internazionali.
Una vicenda che aveva lasciato penosi strascichi sia nei bambini che vivevano con entusiamo la vacanza italiana, sia nelle famiglie che col tempo si erano affezionate ai loro piccoli ospiti, instaurando con loro uno stretto rapporto. ''Sono certo - ha aggiuntio Provera- che lo snellimento delle procedure consentira' a tante famiglie italiane di realizzare il sogno di adottare un bambino e agli orfani bielorussi di trovare una famiglia''.
 
Comunicato 2 - INCARICHI AGLI ENTI AUTORIZZATI
Ultimamente ci sono giunte molte lamentele da parte di coppie in possesso di decreto di idoneità, con scadenza ormai prossima, della mancata disponibilità da parte degli Enti ad accogliere nuove pratiche.
Per gentile segnalazione di uno degli Enti Autorizzati, informiamo di quanto segue.
Lo scorso mese di giugno, gli Enti hanno ricevuto una comunicazione da parte della Commissione Adozioni Internazionali in cui veniva richiesto sia di accettare nuovi incarichi, dando la priorità ai Decreti di idoneita' in scadenza, che di fornire puntuali informazioni alle coppie sulla situazione in corso.
Gli Enti, al loro interno, hanno comunque facoltà di accettare i nuovi incarichi e di definire procedure proprie per gestire il periodo di transizione fino alla definizione dei nuovi protocolli sulle adozioni in Bielorussia.
 
Comunicato 3 - Notizie dall' Avvocato FRANCESCO PISANO, legale della signora DESSALVI DI CAGLIARI 
Il 9 agosto 2005 abbiamo intrattenuto una conversazione telefonica con l’Avvocato Francesco Pisano, legale della Signora Annalisa Dessalvi di Cagliari, che da otto anni conduce una battaglia legale per poter adottare una ragazza bielorussa.
Il Legale e la sua assistita hanno recentemente ottenuto una sentenza interpretativa dalla Corte Costituzionale che equipara i minori stranieri a quelli italiani, circa il diritto di essere adottati da una persona non sposata, qualora ne sussistano le condizioni di legge.
Lo scorso 5 agosto, l’Avv. Pisano e la Sig.ra Dessalvi hanno indetto una nuova conferenza stampa per richiamare l’attenzione sul fatto che, dopo la sentenza a validità nazionale, sarà necessario studiare una linea legale per ottenere in Bielorussia l’adozione della minore.
Interpellato telefonicamente, a chiarimento di quanto riportato da alcune testate, circa le sue dichiarazioni durante la conferenza stampa, l’Avv. Pisano ci ha fatto sapere che, coerentemente con quanto avviene da circa otto anni, anche quest’estate, al termine del soggiorno terapeutico, la ragazza ospite della Signora Dessalvi farà ritorno in Bielorussia.
Ad ulteriore riprova della serietà dell’intenzione di rimpatriare la ragazza a fine soggiorno, ci ha informato che, nel tempo, la Signora Dessalvi e lui stesso, hanno piú volte dichiarato e sottoscritto ufficialmente il proprio impegno in tal senso.
Per nostra migliore comprensione delle iniziative che intende intraprendere, ci ha voluto sottolineare come, durante la conferenza stampa, abbia piú volte citato le diverse convenzioni internazionali esistenti, non ultima quella dell’Aja che prevede la collaborazione delle Autorità dei due paesi nell’interesse superiore del minore e, soprattutto, che, qualora il minore abbia superato i quattordici anni, venga tenuto conto anche della sua opinione.
Non c’è quindi alcuna volontà di replicare il caso, indicato come una delle cause delle difficoltà di ripresa delle adozioni verso l’Italia, della Signora che, una volta ottenuta una sentenza in Italia ex art. 44, è stata costretta a rimpatriare il minore dopo averlo trattenuto al termine di un soggiorno terapeutico.
Il chiarimento telefonico dell’Avv. Pisano giunge a noi in pieno spirito collaborativo, non si tratta quindi di una rettifica, ma di un contributo per interpretare ciò che la stampa ha riportato delle sue dichiarazioni.

horizontal rule

Aggiornamento al 14 Settembre 2005

La Presidente della Commissione Adozioni Internazionali, dottoressa Roberta Capponi, ha incontrato il "Coordinamento Famiglie Adottanti in Bielorussia".
 
RESOCONTO DELL’INCONTRO DEL 14 SETTEMBRE 2005 TRA I DELEGATI DEL COORDINAMENTO DELLE FAMIGLIE E LA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE ADOZIONI INTERNAZIONALI, DOTTORESSA ROBERTA CAPPONI

Il 14 settembre 2005 i delegati del Coordinamento famiglie (Ciani, Marinangeli, Meoli, Perinelli, Scibilia), insieme all’On. Ruzzante, hanno incontrato la Presidente della Commissione Adozioni Internazionali, Dott.ssa Capponi, a seguito della richiesta urgente fatta pervenire lo scorso 12 settembre.
L’incontro ha permesso di ottenere chiarimenti su diversi aspetti relativi agli ultimi sviluppi delle trattative in corso tra autorità italiane e bielorusse, e di rimarcare alla Dott.ssa Capponi tutte le problematiche specifiche, in parte anticipate dal documento inviatole lo scorso 6 settembre da parte del Coordinamento delle famiglie.
La Dott.ssa Capponi ha anticipato che prevede di effettuare la firma del nuovo Protocollo entro ottobre 2005, manifestando il proprio moderato ottimismo circa la ripresa delle adozioni in Bielorussia in tempi medio-brevi.
Si è potuto infatti prendere atto dell’intenso carteggio intercorso tra la Commissione Adozioni Internazionali ed il Ministero dell’Istruzione bielorusso, che ha portato negli ultimi tempi alla stesura quasi definitiva del nuovo protocollo (impostato in modo molto simile al precedente) per la gestione delle procedure adottive tra Italia e Bielorussia, sulla base della nuova normativa risalente a gennaio 2005.
Pur rimanendo di esclusiva competenza dello Stato bielorusso la valutazione di tutte le nuove adozioni secondo la normativa attualmente vigente, appare chiaro comunque che la ripresa delle adozioni è legata alla buona riuscita di due missioni italiane: una, di natura tecnica, per la firma del nuovo protocollo, a cura della Commissione Adozioni Internazionali; un’altra parlamentare, che, in particolare, avrà il compito di affrontare tutti i casi non rientranti nella ordinaria gestione delle pratiche valutate secondo il nuovo protocollo e principalmente delle pratiche rimaste coinvolte nel fermo di ottobre 2004 e giacenti in Bielorussia da quella data.
La Dott.ssa Capponi, che aveva già in precedenza preso visione del documento del Coordinamento famiglie contenente le richieste delle famiglie italiane, ha manifestato l’intenzione di proporre l’inserimento tra le finalità dell’incontro per la firma del nuovo protocollo, anche la questione delle circa 145 pratiche ferme in Bielorussia.
Si è inoltre impegnata, nei colloqui previsti con le autorità bielorusse, a chiarire ogni questione inerente la banca dati dei minori adottabili ed i certificati di adottabilità dei minori richiesti in adozione.
Costituirà inoltre argomento di discussione la possibilità di recuperare i tempi spesi nell’attesa della riapertura delle adozioni, aumentando la quota delle adozioni possibili da parte dell’Italia.
In tale occasione solleverà questioni specifiche quali l’adozione di ragazzi prossimi alla maggiore età, e riporterà la richiesta del Coordinamento famiglie di studiare una formula di affidamento, limitata ai casi di minori che pur avendo da tempo instaurato forti legami con le famiglie italiane, non si prevede, per vari motivi, che vengano adottati a breve.
Circa la documentazione già prodotta dalle coppie in base alla precedente normativa bielorussa, tradotta e pronta per l’inoltro in Bielorussia, ha assicurato la propria proposta, pur non garantendo che verrà accolta, perché venga derogato l’obbligo di produrre nuova documentazione, almeno per consentire il deposito dei dossier in Consolato.
In particolare si è appreso che la nuova normativa non prevede che le coppie richiedenti l’adozione producano documentazione sostanzialmente diversa da quella prevista nella precedente normativa.
La Dott.ssa Capponi ha provveduto ad informare adeguatamente il Ministero dell’Istruzione bielorusso circa l’evoluzione della vicenda delle adozioni richieste da “single”. Non esistendo limitazioni, per la legge bielorussa, all’adozione da parte di tali soggetti, tale argomento non viene trattato nel protocollo in via di definizione.
Ai fini della ripresa delle adozioni, il Centro Adozioni di Minsk ha di recente richiesto agli Enti accreditati di produrre nuovamente la documentazione necessaria all’accreditamento in quel Paese, previa verifica che gli Enti risultino accreditati anche in Italia.

La Dott.ssa Capponi ha affermato di essere a conoscenza solo del caso dell’Ente NAAA che ha chiesto di non riaccreditarsi per la Bielorussia. Tutte le coppie che hanno incaricato tale Ente verranno prese in carico dalla stessa Commissione Adozioni Internazionali, per non aggravare i lavoro degli altri Enti.
Sempre per la riapertura delle adozioni, sono state richieste dalla Bielorussia alcune relazioni post-adottive mancanti relative alle adozioni effettuate prima del 16 novembre 2000 (entrata in vigore della legge 476/98).
La Commissione Adozioni ne ha già raccolte e trasmesse alcune e confida di ottenerne ancora altre entro la stipula del nuovo protocollo.
C’è comunque la conferma di un atteggiamento positivo verso l’Italia, in particolare per il comportamento corretto tenuto dalle famiglie nel corso del blocco delle adozioni e per la sollecitudine con cui, anche da parte delle autorità italiane, si contribuisce a risolvere momenti di particolare difficoltà.

La Dott.ssa Capponi, informata dal Coordinamento delle famiglie della sentita carenza di informazioni ufficiali verso le famiglie italiane da parte della Commissione Adozioni Internazionali, ha previsto la pubblicazione sul proprio sito web di una nota informativa sull’attività in corso per la stipula del nuovo protocollo con la Bielorussia. La stessa CAI provvederà comunque ad indire a breve una riunione con tutti gli Enti autorizzati ai quali verrà richiesto un aggiornamento sullo stato delle pratiche da loro curate.
Riguardo agli Enti, i delegati del Coordinamento hanno ribadito la necessità di aumentare le interazioni tra questi e la Commissione Adozioni Internazionali.

La Dott.ssa Capponi si è inoltre resa disponibile ad incontrare nuovamente i delegati del Coordinamento in prossimità della partenza per la firma del protocollo, per aggiornamenti sulla situazione.
I delegati del Coordinamento delle famiglie sono in procinto di concordare un incontro a breve anche con i componenti della missione parlamentare, per sollecitare l’effettuazione della missione parlamentare e per riportare loro le richieste delle famiglie in attesa di adottare, in particolare relative alle adozioni sospese in Bielorussia ed a tutti i casi la cui soluzione specifica possa essere oggetto di una trattativa mirata fuori dall’ambito di validità del nuovo protocollo (puramente a titolo di esempio, le adozioni di “quasi-maggiorenni” o di minori in precarie condizioni di salute).

Naturalmente, anche di tale incontro il Coordinamento provvederà a darne notizia.

Il Coordinamento delle famiglie adottanti in Bielorussia


 
Estratto dal Sito della Commissione Adozioni Internazionali

Nel corso dell'incontro è stata approfondita la situazione dei rapporti con le autorità Bielorusse con particolare riferimento alle pratiche di adozione depositate presso il Centro Adozioni di Minsk prima della modifica della legislazione bielorussa in materia di adozione internazionale.
La Presidente ha dato rassicurazione sui frequenti rapporti con le autorità di Minsk per la definizione di un nuovo protocollo fra i due paesi alla luce delle modifiche apportate al sistema delle adozioni dalla nuova normativa.
La dottoressa Capponi ha riferito che la definizione del nuovo protocollo è giunta ormai alla fase  finale e che con la sottoscrizione del documento, che si confida possa avvenire in tempi molto brevi, dovrebbero riprendere i normali rapporti fra Italia e Bielorussia in materia di adozioni internazionali con una sollecita soluzione dei casi rimasti in sospeso a causa dell'avvento della nuova legge.

horizontal rule

Aggiornamento al 21 Settembre 2005

RESOCONTO DELL’INCONTRO DEL 21 SETTEMBRE 2005 TRA I DELEGATI DEL COORDINAMENTO DELLE FAMIGLIE E LA COMMISSIONE BICAMERALE PER L’INFANZIA

Il 21 settembre 2005 i delegati del Coordinamento famiglie (Ciani, Giammarco, Marinangeli, Meoli, Perinelli, Risi, Simonetti), a seguito della richiesta di incontro che accompagnava il documento di indirizzo fatto pervenire lo scorso 5 settembre, hanno partecipato ad un’audizione informale presso la Commissione Bicamerale per l’Infanzia.
Erano presenti i componenti parlamentari della delegazione in partenza per la Bielorussia: per la Commissione Bicamerale, la Presidente, On. Burani Procaccini, i membri, Onorevoli Bolognesi, Mazzucca, Rotondo, Valpiana, Rollandin, il funzionario Capo della Segreteria Dott.ssa Galardini e l’On. Ruzzante.
In apertura di riunione i delegati del Coordinamento famiglie hanno consegnato ai componenti della delegazione parlamentare una dettagliata memoria di 25 pagine sugli avvenimenti dell’ultimo anno, che riportava nuovamente le linee di indirizzo delle famiglie per la delegazione in partenza.
I componenti della Commissione, come organismo parlamentare e pertanto espressione del popolo italiano, hanno rimarcato che la partenza per la Bielorussia avverrà dietro mandato delle centinaia di famiglie che attendono la riapertura delle adozioni in quel Paese. Pertanto è stato chiesto ai delegati di esporre i principali punti che richiedono di trattare nel corso della missione.
I delegati del Coordinamento hanno premesso che le centinaia di famiglie sentono la missione parlamentare come urgente, chiedono che sia risolutiva del problema in atto e che sia svolta con la piena partecipazione e coordinamento con il Ministero degli Esteri e con la Commissione Adozioni Internazionali.
Hanno quindi esposto le attese sull’esito della missione, di seguito sinteticamente riportate:

- riapertura delle adozioni;
- positiva e rapida soluzione per le pratiche giacenti in Bielorussia, con nuove valutazioni delle domande respinte e garanzie sulla  validità degli abbinamenti già effettuati per le pratiche non nominative;
- presa in carico delle pratiche preparate per il 2005, ora giacenti presso gli Enti, e, per recuperare l’anno di fermo trascorso, valutazioni in tempi ragionevoli e possibilmente secondo la normativa vigente al momento in cui sono state preparate;
- completamento in tempo utile delle procedure di adozione di ragazzi in procinto di diventare maggiorenni;
- mantenimento della validità dei certificati di adottabilità acquisiti prima della nuova legge e garanzie che i nuovi criteri per la presenza nella banca dati dei minori adottabili contemplino i casi dei minori in precedenza ricadenti tra gli “adottabili”che hanno un’aspettativa di venire adottati dalle famiglie italiane;
- ampliamento del numero massimo di adozioni annue concesse all’Italia in precedenza, in considerazione dell’esclusiva riapertura verso il nostro Paese e per recuperare il tempo trascorso per il blocco, con la definizione certa di tale numero negli anni a venire.

L’On. Burani Procaccini ha confermato alle famiglie che la missione partirà in base a dichiarazioni di disponibilità pervenute dalla Bielorussia e confermate dal Ministero degli Esteri.
La missione sarà anche occasione per aprire un confronto sull’ipotesi di affidi prolungati, (con l’occasione sono state ricordate le proposte di legge presentate dalla stessa Commissione Bicamerale in merito ad adozioni internazionali ed affido internazionale).
L’On. Burani Procaccini ha confermato di aver richiesto dallo scorso giugno la partecipazione alla missione parlamentare del Ministro Panocchia in veste di funzionario del Ministero degli Esteri e della Dott.ssa Capponi, come funzionaria della Presidenza del Consiglio.
I delegati della famiglie hanno riferito gli esiti dell’incontro con la Dott.ssa Capponi del 14 settembre, riportando la sua disponibilità alla partenza per la Bielorussia (per la firma del nuovo protocollo sulle adozioni) in tempi brevi, mentre l’On. Burani Procaccini ha informato i delegati che sono in corso contatti con la Direzione del Ministero degli Esteri cui afferisce il Min. Panocchia, per la preparazione della missione anche se non è ancora definita la sua diretta partecipazione.
In merito all’efficacia della missione riguardo a tutte le richieste delle famiglie, i componenti della Commissione hanno avvertito che le intese preliminari avviate non costituiscono di per sé garanzia di buon esito.
L’On. Ruzzante ha però sottolineato come, in presenza di buoni rapporti tra Italia e Bielorussia, confermati dai recenti accordi in materia di trasporti e in materia fiscale, ma soprattutto delle dichiarazioni dello stesso Presidente bielorusso sull’intenzione di riaprire le adozioni esclusivamente verso l’Italia, la missione che si va a compiere nasce sotto buoni auspici.
Ha ricordato inoltre come, essendo la delegazione in partenza l’espressione del più alto livello istituzionale che l’Italia possa inviare, questa costituisce un’opportunità da utilizzare al meglio.
In chiusura dell’incontro, l’On. Burani Procaccini ha informato che le possibili date di svolgimento della missione sono: 3 - 5 ottobre (date per le quali potrebbe esservi la non disponibilità di alcuni partecipanti) oppure 10 – 12 ottobre, esprimendo la ferma intenzione di non andare oltre.

La Commissione è in attesa di conoscere da parte dell’Ambasciata bielorussa quali saranno gli interlocutori che si andranno ad incontrare.
Nella giornata del 22 settembre si svolgeranno, presso la Commissione Parlamentare per l’Infanzia, le audizioni degli Enti autorizzati operanti in Bielorussia.

Roma, 21 settembre 2005
Le famiglie delegate
 

horizontal rule

 
06/10/2005
 
E' stata diffusa, ed è ufficiale, la notizia dell'intenzione della Bicamerale per l'Infanzia di partire tra il 20 ed il 21 ottobre per la prevista missione in Bielorussia.
Per volontà bielorussa, è gradita la partenza della missione tecnica prima di quella parlamentare. Questo per mettere a punto il protocollo operativo e le attività accessorie come "regolamentare" l'evasione del pregresso (pratiche a Minsk).
E' auspicato inoltre dalla Bielorussia che la fase tecnica venga gestita da funzionari tecnici della Commissione Adozioni italiana, mentre alla missione parlamentare dovranno partecipare figure di caratura istituzionale.
La Bicamerale per l'Infanzia rileva inoltre che, stando così le cose, il protocollo definito dalla CAI e la Bielorussia non è sufficiente, manca infatti almeno un accenno ai casi sospesi.
Si chiede che le domande a Minsk vengano trattate con una corsia preferenziale, con garanzie di conclusione in tempi accettabili e mantenendo valide le dichiarazioni di adottabilità ottenute prima del blocco. Questo anche per non allungare oltremodo i tempi delle altre famiglie in attesa.

11/10/2005 MISSIONE IN BIELORUSSIA - Tratto dal sito della commissione adozioni internazionali.

A partire dal 13 ottobre si svolgerà la programmata missione della Commissione Adozioni Internazionali e del Ministero degli Affari Esteri nella Repubblica di Belarus per definire con le competenti autorità il protocollo riguardante lo svolgimento delle procedure adottive che tiene conto delle nuove disposizioni di legge entrate in vigore in Bielorussia e per individuare concrete modalità volte ad assicurare la conclusione delle procedure adottive in sospeso da ottobre 2004.

horizontal rule

Riportiamo il comunicato pubblicato sul sito della Commissione per le Adozioni Internazionali, relativo all’esito della missione svolta il Bielorussia.

Nei giorni 13 e 14 ottobre u.s. ha avuto luogo la programmata missione tecnica in Bielorussia della Commissione Adozioni Internazionali e del Ministero degli Affari Esteri, per esaminare la complessa situazione delle procedure di adozione in quel Paese a seguito della sospensione intervenuta nel mese di ottobre 2004.
La delegazione italiana ha incontrato presso il Ministero dell’Istruzione della Repubblica di Belarus, il Dr. Radkov Aleksandr, Ministro dell’Istruzione, il Dr. Butrim Gheorghi, Capo del Dipartimento per il lavoro sociale ed educativo, il Dr. Pyatigor Gennady, Capo del Dipartimento delle relazioni con l’estero, la Dr.ssa Rudenkova Galina, Ispettore Capo del Dipartimento per il lavoro sociale ed educativo, la Dr.ssa Pospelova Natalia Direttore del Centro Nazionale d’adozione del Ministero d’Istruzione, la Dr.ssa Sidash Elena, Consigliere del Dipartimento di cooperazione umanitaria e dei diritti umani in rappresentanza del Ministero degli Esteri, il Dr. Tyshkevich Aleksandr, specialista capo del Dipartimento di regolazione giuridica dell’attività sociale dello Stato in rappresentanza del Ministero di Giustizia, la Dr.ssa Galkevich Natalia, Pediatra capo in rappresentanza del Ministero della Sanità.
Nel corso dell’incontro, la delegazione italiana ha evidenziato la necessità di una soluzione positiva per tutte le procedure avviate prima dell’ottobre 2004, in considerazione dei motivi umanitari, di equità e di salvaguardia del legame affettivo istauratosi tra bambini e aspiranti genitori adottivi.
Nel corso dell’incontro è stato, altresì, esaminato il nuovo testo del protocollo presentato dalle Autorità Bielorusse al quale sono state apportate alcune modifiche condivise dalle Parti.
L’Italia ha sottolineato l’importanza che attribuisce alla positiva soluzione delle procedure adottive pendenti e di quelle restituite, ai fini del mantenimento dell’ampia collaborazione esistente fra i due Paesi in materia di infanzia, che può costituire la base di ulteriori sviluppi in ogni settore.
Anche nel corso dei successivi incontri con il Presidente della Commissione Esteri del Senato, Dr.Nikolai Cherginets, il Ministro degli Affari Esteri, Prof. Viktar A. Gaisenak, il Capo del Dipartimento delle relazioni con l’estero presso la Presidenza della Repubblica di Belarus, la Parte italiana ha ribadito l’importanza di trovare una soluzione per le procedure pendenti in considerazione della loro implicazione umanitaria.
Nel corso di tutti gli incontri, cui ha sempre presenziato l’Ambasciatore Ardizzone, le Autorità Bielorusse hanno espresso la loro disponibilità ad esaminare le proposte italiane.
 

horizontal rule

 

I comunicati ci pervengono dal Gruppo di coordinamento delle Famiglie adottanti in Bielorussia.
Non appena avremo altre informazioni, queste verranno aggiunte.
 
Web  :www.adozionibielorussia.org
email: info@adozionibielorussia.org

fax 178 224 5406

 
 
 

Grazie a Mario per le segnalazioni degli aggiornamenti

 
CERCA nel SITO I NOSTRI CONTATTI            DIVENTA SOCIO :-) MAPPA del SITO     

Risoluzione ottimale 800x600|

             Aggiornato il 27-04-2022