Il
Paese europeo in cui si registra il maggior numero di adozioni
Internazionali è l’Italia. Lo rivela l’indagine svolta dalla Rete Ue
degli osservatori per l’infanzia che si è riunita recentemente presso
Istituto degli Innocenti di Firenze. Una ricognizione che ha interessato
anche Belgio, Danimarca, Francia, Irlanda, Regno Unito e Spagna. Secondo
l’indagine il maggior numero di adozioni internazionali, in valori assoluti,
si è avuto nel nostro Paese e in Spagna, mentre l’adozione nazionale ha
fatto registrare i valori assoluti più elevati in Francia (due adozioni ogni
10.000 minori residenti). A seguire ancora Italia e Spagna (una adozione
ogni 10.000). L’indagine rileva tra l’altro che, in tutti i Paesi, tra i
problemi più evidenti, c’è la carenza di servizi di accompagnamento alla
famiglia adottiva nel periodo successivo all’adozione e in particolare nella
fase dell’inserimento scolastico. La stessa inchiesta, la prima mai
realizzata con dati ufficiali, si è occupata anche dei minori non
accompagnati che arrivano da Paesi extraeuropei. Ne dieci Paesi dell’ Unione
presi in esame, i ragazzi stranieri con queste caratteristiche sono circa 30
mila. Cifra alla quale andrebbero aggiunti i minori clandestini. Anche
questa volta Italia è il Paese con la presenza più alta (7.040 minori
stranieri non accompagnati), seguita da Spagna (6.329), Gran Bretagna
(6.200) e Olanda (3.232).
I dati
integrali di queste indagini e le informazioni su altre attività della Rete
Europea si trovano sui sito web
www.childoneurope.org
Carlotta Mismetti Capua