TORNA alla Home Page                             TORNA all'Indice News

Articolo sulla proposta di abolizione del 

'Tribunale dei Minori'

 

Il 'CORRIERE DELLA SERA' ha pubblicato il giorno 6-4-2002 sul suo inserto 'IO DONNA' , un articolo riguardante la Legge proposta dal ministro Castelli sulla abolizione del tribunale dei minori. Il tema è quantomeno scottante e merita di essere discusso in dettaglio. 

 

IO DONNA (Corriere della Sera) 6 Aprile 2002

 

RIPARTIRE DALLA LEGGE DEGLI AFFETTI 

La discussione che si è aperta a partire dalle riflessioni della filosofa Luisa Muraro sul rapporto tra umanità e legge a favore dell’abolizione del Tribunale dei Minori proposta dal Ministro Castelli, vede in primo piano due autorevoli interlocutrici. Incondizionatamente d’accordo con la filosofa è Aurora Lusardi, avvocata esperta in diritto di famiglia, che insieme alla collega Sonia Viale – entrambe sono consulenti del Governo – ha materialmente steso il disegno di legge che riforma la giustizia minorile.

Decisamente contro, invece, Livia Turco, ex Ministro degli Affari Sociali (…..).

" Tutta la materia legislativa sulla famiglia va risistemata" esordisce Lusardi. " L’ultima riforma del diritto di  famiglia risale al 1975, con successive stratificazioni. Il governo ha deciso di cominciare da quella che da anni i giuristi segnalano come un’emergenza. Nelle norme e nelle procedure a tutela dei minori c’è qualcosa che non va. E l’esperienza lo conferma."

Quando e perché fu istituito il Tribunale dei Minori ?

" Nel 1934, per dare protezione agli orfani di guerra. E’ un tribunale speciale, composto da due giudici togati e due giudici onorari, esperti di varie discipline. Un’idea innovativa, a suo tempo. Ma la società è molto cambiata. Orfani di guerra non ce ne sono più, ci sono invece molti figli di separati o bambini nati fuori dal matrimonio. Inoltre, nel settore della famiglia non opera solo il tribunale dei minori. A quello ordinario competono separazioni e divorzi. A quello dei minori, i bambini nati fuori dal matrimonio: c’è una diversa  procedura per coppie sposate e coppie di fatto. Il tribunale dei minori si occupa anche di adozioni e di violazioni delle potestà genitoriali.  Poi ci sono il giudice tutelare e il pubblico ministero."

Il tribunale dei minori non applica le regole del " giusto processo"?

" Mentre per il tribunale ordinario tutte le parti possono esprimersi e proporre perizie, nel caso del tribunale dei minori il contraddittorio spesso non esiste. Avendo i due esperti al suo interno, spesso non si fanno perizie. Così ci si limita ad acquisire i rapporti dei servizi sociali."

Quindi i genitori non possono dire la loro.

" Capita che alla prima udienza le parti non abbiano nemmeno visto i rapporti dei servizi sociali e il giudice prende le sue decisioni provvisorie senza che le parti possano opporsi. Decisione provvisoria che non e’ impugnabile e dura nel tempo: mesi o anche anni. Penso al caso di due bambini maltrattati dalla madre. Il padre si rivolge al Tribunale dei Minori, che sottrae i bambini alla famiglia. Provvedimento "provvisorio" in corso da un anno. Ma quant’è un anno nella vita di un bambino?"

I figli di coppie di fatto finiscono più spesso in istituto?

" Il tribunale ordinario ricorre all’istituto solo in caso di provate e gravi violazioni. Per il tribunale dei minori, invece, che presume di rappresentare il bene del minore, questo esito e’ molto più frequente. Esempio: coppia di fatto separata. La madre impedisce al padre di vedere il figlio, esibisce una vecchia contravvenzione al padre per guida in stato di ebbrezza. Su questa base il tribunale decide che il padre possa avere solo rapporti "protetti" con il bambino, cioè in presenza di un operatore sociale. Poi viene fuori che quella multa era un fatto occasionale e il tribunale toglie la protezione. Ma la madre continua ad opporsi alle visite paterne. I giudici decidono che entrambi i genitori non sono idonei e manda il bambino in un istituto."

Quando si dice "istituto", che cosa si intende?

"Dipende: il tribunale dei minori spesso affida il minore "al Comune di…". Possono essere abitazioni in cui i bambini vivono con gli operatori sociali. Oppure si può ricorrere all' affido in famiglie".

Bambini sottratti perché la casa e’ inadeguata, il reddito familiare insufficiente, l’alimentazione scorretta : verità o esagerazioni giornalistiche?

Verità, purtroppo. A Milano una bambina dislessica e’ stata tolta ai genitori perché giudicati incapaci di aiutarla: non si sarebbe potuto offrire loro un supporto? Davvero la bambina può stare meglio in istituto? Un bambino e’ stato tolto alla madre abbandonata dal suo compagno e depressa. Ho letto e riletto il rapporto degli assistenti sociali: c’era scritto che la casa era in disordine, nient’altro. Ho letto rapporti su case "troppo piccole", su madri ritenute inidonee per depressione post partum: una donna sola che chiede aiuto ai servizi sociali corre dei rischi gravissimi".

Tutta colpa dei servizi sociali?

" I servizi sociali sono utilissimi, ma il loro compito va definito. Devono monitorare le situazioni, non esprimere giudizi. Sui loro rapporti non dovrebbe essere scritto :"la casa e’ inadeguata" o "la madre è inidonea". Si limitino a riferire, il compito del giudizio non spetta a loro. C’è gente che vive nel terrore di questi giudizi, come quel padre che, qualche settimana fa a Roma, ha ucciso la moglie e i due figli disabili per timore dell’assistente sociale. A Parma una coppia si e’ vista sottrarre due figli e l’assistente sociale ha detto loro: pensateci bene a farne un terzo, perché vi togliamo anche quello".

(……….) Ma i giudici non hanno tempo di verificarli, questi rapporti?

"Dovendo emettere subito un provvedimento provvisorio, spesso decidono prima di aver sentito i genitori. Ormai e’ la norma. Anche perché i casi da esaminare sono moltissimi. L’altro giorno un giudice minorile mi ha detto che non nominava un perito per far prima e per non far spendere soldi alle parti".

Che cosa dice al riguardo la nuova legge?

"Spiega anzitutto chi sono questi assistenti sociali: ausiliari del giudice, quindi dovranno rispondere direttamente a lui. E si ridurrà la loro autonomia di decisione per le questioni quotidiane. Il pubblico ministero dovrà garantire il rispetto del contraddittorio e delle regole processuali. Ma la cosa importante è che al tribunale dei minori non competeranno più le questioni civili".

Sarà abolito?

"Restera’ per i procedimenti penali a carico dei minori".

Il disegno di legge prevede anche un inasprimento delle pene a carico dei minori, un severo giro di vite nei confronti dei giovani che commettono reati.

"Si tratta di un altro disegno di legge, non e’ quello di cui stiamo parlando. Sono sganciati e seguiranno iter diversi".

E per la materia civile?

"Passera’ a sezioni specializzate istituite in ogni tribunale. Quattro o cinque giudici per ogni sede. Il collegio giudicante sarà composto di tre giudici togati".

Quindi spariranno i giudici onorari: psicologi, psichiatri…

"I giudici potranno avvalersi di consulenti esterni. Ma il compito del giudizio spetterà a loro. Dovranno avere una competenza specifica, almeno due anni di esperienza sul campo".

Nel testo si legge che a questi "magistrati può essere devoluta anche altra attività giudiziaria". Quindi non si occuperanno solo di minori. Non c’è il rischio che i processi rallentino?

"Tutto ciò è previsto affinché la riforma sia subito operativa. Non in tutti i tribunali possono destinare in esclusiva quattro o cinque giudici a queste sezioni specializzate, ne è possibile procedere immediatamente a nuove assunzioni. Intanto partiamo, col tempo ci si attrezzerà. Comunque è anche prevista un’accelerazione delle procedure: in caso di separazione, per esempio, non si attenderanno più sette, otto anni per l’affidamento dei figli. La causa si dovrà svolgere in quattro o cinque udienze. E fin dalla prima, tassativamente, le parti dovranno mettere il giudice in condizione di decidere per quel che riguarda i figli, presentandosi con un’ ipotesi di "armistizio" e con un preciso progetto educativo per i loro figli".

E le adozioni?

"Passano anch’esse alle sezioni specializzate".

Quando potrebbe entrare in vigore la nuova legge?

"Fra poco comincerà la discussione alla Camera. Speriamo sia approvata entro fine anno".

Opposizione permettendo.

"Credo che questi temi non abbiano colore politico. Il sistema non ha funzionato e va cambiato. Chiarendosi innanzitutto sull’idea del bene del minore. L’articolo 1 della legge sull’adozione dice che il bambino ha diritto di crescere nella sua famiglia. Bisognerebbe fare il possibile, offrire tutti i sostegni perché ciò si realizzi. E invece il bambino viene allontanato dai genitori e spesso anche dagli altri familiari. Penso al caso di tre bambini, figli di una coppia non sposata. Il padre se ne va. Però c’è una nonna ancora giovane e giudicata validissima, disponibile ad aiutare la madre. Invece i bambini vengono mandati in tre istituti diversi. Come se lo Stato volesse disgregare i nuclei familiari".

Perché avrebbe tale interesse?

"Alcuni organi di stampa hanno azzardato l’ipotesi di un business degli istituti. Non ho elementi per sostenere accuse precise. Posso solo dire che gli istituti costano più di un sostegno diretto alla famiglia. E i casi in cui i bambini stanno meglio lì che a casa sono pochi. Il vero problema è ritenere lo Stato il miglior genitore possibile. Cultura espressa perfino nel rapporto tra insegnanti e famiglie: come se i genitori fossero in partenza incapaci e bisognosi di guida. Ma perché ? Un padre, una madre devono poter crescere i figli come vogliono! Anche nel disordine e nella stramberia, perché no? I rapporti affettivi, Luisa Muraro ha del tutto ragione, più di tanto non sono normabili".

 

INTERVISTA A LIVIA TURCO

 

"Altro che primato della relazione! Questa riforma della giustizia minorile e’ espressione di una cultura fortemente repressiva nei confronti dei minori" sostiene Livia Turco. "Sono d’accordo con Luisa Muraro quando dice che i diritti dei minori sono le relazioni. Che ai bambini va anzitutto garantita la relazione con la madre e che il "superiore bene del minore" non può essere pensato contro quel rapporto primario. Anche se non vorrei cadere nell’eccesso opposto, in una visione idealizzata della famiglia, come se lì non ci fossero mai problemi. Purtroppo gli abusi, le sofferenze esistono. Ma altro mi divide dalla Muraro".

Che cosa?

"Il fatto che questa riforma prevede un inasprimento delle pene nei confronti dei minori, la restrizione delle attenuanti, il disinvestimento dall’intervento sociale. Com’e’ possibile sostenerla?".

Ma si tratta di un altro disegno di legge.

"I due disegni, quello in materia civile e quello in materia penale, viaggiano necessariamente insieme. Il 1° marzo il Consiglio dei ministri li approvati. Se al tribunale dei minori lasci solo competenze penali, se elimini i giudici non togati e quindi elimini la società e il suo progetto educativo dal collegio giudicante, se consideri i reati tipici dell’ età evolutiva alla stregue di quelli commessi dagli adulti, stai distruggendo settanta anni di cultura minorile".

Non si può essere d’accordo con una parte della riforma e in disaccordo con l’altra? Il Consiglio superiore della magistratura, per esempio, si e’ espresso con favore sul DDL in materia civile, parlando di riforma coraggiosa, mentre ha aperto un fascicolo sugli aspetti penali…….

"Lo spirito che li anima in realtà e’ lo stesso. Mi spiego: il tribunale dei minori va riformato, senza dubbio. Il carattere monocratico del giudizio va ridimensionato e il giusto processo garantito, il "superiore bene del minore" e’ un concetto che va problematizzato……Ma i giudici onorari, i cosiddetti esperti, sono una risorsa preziosa. Toglierli dal collegio giudicante, sostituirli con consulenti esterni, significa estromettere la società dal giudizio, rinunciare ad ogni progetto di prevenzione e di recupero. Che fine fa, qui, la centralità della relazione? Quando si parla di minori, tutela e giudizio vanno tenuti insieme. E’ un rischio anche il depotenziamento dei servizi sociali".

Che peraltro sono nell’occhio del ciclone.

"Qualche assistente avrà anche sbagliato, per carità. Però ne ho conosciuti alcuni per il cui lavoro ho ringraziato il cielo. Nella nuova legge i servizi sociali riferiscono direttamente al dipartimento della giustizia. E tutta la rete costruita in anni e anni sul territorio, che ha svolto un preziosissimo lavoro, la buttiamo via?".

Altre critiche?

"L’idea dei giudici specializzati. Come si forma questa specializzazione? Il testo del DDL non lo spiega con chiarezza. E poi dice che i giudici di queste sezioni non si occuperanno di minori in via esclusiva. E allora lo faranno nei ritagli di tempo? E quanto durerà un processo?".

Lei cosa propone, dunque?

"Il tribunale dei minori va riformato, mai in un altro modo. Non frammentando le competenze e smantellando, ma in una logica di relazione, di apertura, di scambio. Ci vogliono più risorse, sinergie, professionalità. Ci vuole confronto, dialogo. I DDL del governo, invece, arrivano già pronti, a scatola chiusa. Prendere o lasciare. Noi dell’opposizione daremo battaglia in Parlamento. Ma sono convinta che anche nella maggioranza circolino molte perplessità". 

CERCA nel SITO I CONTATTI di LE RADICI E LE ALI         MAPPA del SITO

Risoluzione ottimale 800x600|

             Aggiornato il 13-08-2015