Adottare un bambino straniero? E' una corsa ad
ostacoli. Un viaggio che non si sa quando finisce e, soprattutto,
quanto si pagherà alla fine. Almeno fino ad ora. Perché adesso
sono finalmente pronte le tabelle dei costi per le adozioni
internazionali. Ed è grazie a quelle tabelle che i futuri
genitori adottivi potranno regolarsi per evitare che i costi lievitino
senza controlli. Per sapere da subito quanto andranno a pagare per
portare a casa un bimbo in cerca d'affetto.
" Queste tabelle verranno al più presto
recepite in un decreto amministrativo che sarà vincolante per gli
enti autorizzati. Vincolante significa che l'ente che non rispetterà
le tariffe vedrà revocata la sua autorizzazione ad operare ",
dice Stefania Prestigiacomo, il ministro per le Pari Opportunità che
ha la delega per le adozioni internazionali. E' nel suo ministero che
la commissione governativa ha cominciato in settembre a fare i conti
in tasca agli enti autorizzati, indispensabili interfaccia per
chiunque voglia adottare un bambino fuori dell'Italia.
Sono 65 in tutto gli enti
che hanno dal governo la delega per organizzare le pratiche per
un'adozione. Loro e soltanto loro: inseriti in un catalogo è a loro
che bisogna rivolgersi per adottare un bambino. Ognuno di questi enti
agisce su base regionale (alcuni hanno competenze in più di una
regione) e grazie agli accrediti che ha ricevuto dal Paese dove si
vuole adottare un bambino.
"E' stato un lavoro lungo e complicato", dice
ancora Stefania Prestigiacomo. E spiega: "Si sono dovuti
verificare i servizi effettivamente erogati da ogni singolo ente, ma
anche verificare i costi Paese per Paese, che variano moltissimo. Ma
è stato necessario. Avevamo ricevuto troppe segnalazioni di cifre
spropositate pagate per l'adozione di un bambino. Non è giusto".
Sono state fissate le tariffe massime per ogni paese.
Il più caro? Il Vietnam: oltre 12 mila euro le spese calcolate dalla
commissione governativa. Subito dopo c'è il Brasile, quasi 10 mila
euro, e la Federazione Russa, 9.500 circa. Il più economico è,
invece, la Bielorussia: 1.900 euro il tetto massimo di spese calcolate
dagli esperti della commissione, quasi la metà del Marocco (3.500
euro), che pure risulta il secondo paese più economico tra quelli
presi in considerazione dalla commissione.
Ma è stato fatto di più. Sono state infatti fissate
anche tre diverse fasce di " servizi " fornite da ogni
singolo ente. Come dire? Si può scegliere se fermarsi ai servizi di
base previsti dalla legge, oppure avere ulteriori disponibilità e
supporti anche psicologici. " Ma si può scegliere e non si deve
essere obbligati ", dice ancora il ministro Prestigiacomo. Poi
spiega: " Non è giusto che le adozioni internazionali siano un
privilegio per persone molto ricche ".
Anche in questo caso sono stati fissati i costi: la
fascia "A" (i servizi base) costa 1.360 euro; la fascia
"B" (supporti umani e legali ulteriori), costa 2.325
euro; la fascia "C" (supporti psicologici e varie),
costa 4.858 euro.