Roma
- 27 Marzo 2003
Le mamme e i
papà adottivi potranno godere dei permessi dal lavoro anche se il figlio ha
più di un anno.
L'estensione dei benefici ai neo genitori farà infatti riferimento al primo anno dell'entrata in famiglia e non
più, come e' attualmente, all'età' del minore. Lo prevede una risoluzione sulle adozioni
internazionali approvata dalla Commissione bicamerale per l'infanzia e presentata oggi a Montecitorio dalla presidente Maria Burani. La
Commissione - ha annunciato la presidente - avvierà un'indagine conoscitiva sul lavoro delle
autorità e degli enti nei paesi di origine dei bambini. Burani ha inoltre sottolineato che sull'atto
parlamentare c'e' già l'accordo del ministro per le pari opportunità Stefania Prestigiacomo che ha la delega in materia.
La risoluzione (prima firmataria la diessina Marida Bolognesi)
impegna, fra l'altro, il governo ad istituire un fondo per sostenere economicamente le coppie meno abbienti ma disponibili ad adottare un
bambino; a prevedere maggiori informazioni alle coppie (anche attraverso specifiche campagne di sensibilizzazione); a garantire la
libertà di rivolgersi, indipendentemente dalla regione di residenza, ad uno degli enti autorizzati. Sollecita, inoltre, iniziative che
permettano l'inserimento nelle famiglie di minori in età scolare accelerando ad esempio l'iter delle pratiche; ad assicurare un
maggiore controllo ed uniformità sulla partecipazione alle spese richiesta dagli enti autorizzati alle famiglie, anche in riferimento
ai corsi di formazione a pagamento; a prevedere nel nuovo regolamento della Commissione per le adozioni internazionali, che si sta
elaborando, ''criteri e norme di comportamento ai quali gli enti autorizzati debbano attenersi stabilendo forme graduali di censura in
caso di mancato rispetto''.
Burani, sottolineando che la risoluzione e' stata approvata all'unanimità' in totale accordo fra maggioranza e opposizione, ha
precisato che il suo scopo e' rendere le adozioni ''più' facili e più
trasparenti''. La legge in vigore - ha aggiunto - e' giudicata dalla Commissione buona ma servono delle migliorie attuative che la
risoluzione individua ed indica al governo. Un punto e' stato particolarmente sottolineato: preparare culturalmente le famiglie ad
accogliere non solo neonati ma i bambini grandi, quelli in età scolare o prescolare: ''sono bambini grandi - ha detto Bolognesi - che
grandi non sono. Sono come dei neonati perché rivivranno una seconda
nascita''.
La risoluzione e' stata commentata positivamente dal ministro
Prestigiacomo. ''Questo atto - ha affermato - rafforza il lavoro che il governo sta svolgendo in questo campo ed evidenzia un'ampia
convergenza fra tutte le forze parlamentari sulla necessità di migliorare le procedure di adozione internazionale nel rispetto della
trasparenza e con l'obiettivo di dare una famiglia a tanti bambini abbandonati che purtroppo sono stretti in condizioni di gravissima
indigenza''.