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La memoria impossibile

Storia felice di un’adozione

 

Autore: Emilia Marasco

Edizione: TEA (2008, pagg. 110)

Le informazioni delle sezioni ‘Il contenuto’ e ‘Gli autori’ sono estratte dal libro e quindi di proprietà dell’editore

Disponibile presso la nostra biblioteca

Copia omaggiata dall'editore

Il contenuto

Tilahun e Zenebech arrivano dall’Etiopia. In Italia trovano una madre, un padre, un fratello, una casa. Si sono lasciati alle spalle un Paese segnato dalla povertà e dalla guerra. Alla nuova famiglia portano la ricchezza e l’intensità dei loro ricordi.

Sono nati in un Paese con una storia antichissima, stremato dalla siccità, dalla carestia, dai conflitti. Entrambi, nati e cresciuti in regioni diverse, rimangono presto soli a causa della povertà e della guerra. Quando arrivano in Italia, adottati da una famiglia di Genova, sembrano già dei piccoli adulti. Non hanno l’album di foto dell’infanzia, come tutti i bambini, hanno soltanto i loro ricordi: dell’Africa, della perdita dei loro cari, della tragedia della guerra, dell’attesa di un cambiamento. Ricordi dolorosi ma non solo. Con la nuova famiglia e nella tranquillità di una vita normale, tra i giochi con il fratello italiano Andrea e le lunghe conversazioni con la mamma Emilia, l’incontro con nuovi amici e la scoperta di una città ricca di opportunità, riemergono lentamente anche le immagini di un passato ricco di affetti, incontri e tradizioni. Nasce il timore di perdere il ricordo di un viso, del suono di una lingua, del sapore di un cibo. Emilia si offre allora di fare da memoria per i suoi ragazzi:

«Volevo che i miei figli fossero certi di poter consegnare a me il loro bagaglio di preziosi cocci, l’unico bagaglio con cui sono arrivati da Addis Abeba… Man mano che mi consegnavano la loro storia, come uccellini si spogliavano del vecchio piumaggio, e rapidamente assumevano nuovi modi di parlare, di muoversi, costruivano una nuova relazione con il mondo e dimenticavano.»

Emilia scopre così che forse la memoria è impossibile, proprio come avere le fotografie mai scattate dell’infanzia.

“Questa è una storia vera. Ho deciso di scriverla perché mi accorgo di non riuscire più a mettere parole sul foglio. Mi accorgo di non trovare concentrazione, costanza, passione per altre storie da quando questa che ho dentro, nella testa, forte, reale, preme per avere forma. Ho pensato spesso di scriverla, ero frenata dalla consapevolezza di trattare un materiale prezioso, fragile e, soprattutto, non solo mio, appartiene ai miei figli, è la mia storia con loro, ma è anche il racconto della loro vita prima che c’incontrassimo. Ho chiesto il loro permesso e ho deciso di scrivere. Questa è la storia del significato che alcune parole hanno acquisito per noi: fame, sete, ricchezza, morte, rabbia, paura, nostalgia, razzismo, acqua, fratello, figlio, madre.”

Gli autori

EMILIA MARASCO è nata nel 1959 a Genova, dove vive e lavora. Docente di Storia dell’arte, da alcuni anni dirige l’Accademia di Belle Arti di Genova. Ha pubblicato articoli, saggi, presentazioni di mostre e si occupa, in particolare, di progetti per i giovani artisti. Ha tre figli: Andrea, Tilahun e Zenebech.

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