I genitori non si scelgono
Come ripensare l’adozione e la filiazione
Autore: Jean-Philippe Pierron
Edizione: Città aperta edizioni (2003, pagg. 156)
Le informazioni delle sezioni ‘Il contenuto’ e ‘Gli autori’ sono estratte dal libro e quindi di proprietà dell’editore
Disponibile presso la nostra biblioteca
Copia omaggiata da Gianni e Simona
Il contenuto
Che cosa è un genitore? È colui che da la vita, che nutre, che protegge, che educa. Sono definizioni giuste, ma troppo semplicistiche perché le funzioni parentali più o meno sono tutte delegate. Ciò che fa un genitore non coincide con chi lo fa. L’azione parentale interpella la sua stessa natura. Forse l’istituto dell’adozione ci può aiutare a vederci chiaro. Mettendo a nudo il legame parentale, l’adozione confonde l’evidenza delle frontiere che separano il vero genitore dal falso genitore. L’affiliazione è frutto di una elezione, di una libertà che accoglie l’estraneità del figlio nell’intimità dell’amore. Non c’è nascita senza riconoscimento. Ogni nascita comporta contemporaneamente la nascita del figlio e del genitore. Come si è potuto pensare allora che il legame adottivo costituisse un legame di secondo ordine, un attaccamento per difetto? Escludendo il legame biologico, l’adozione si pone forse come un ulteriore elemento negativo nella cronaca delle famiglie?
Il libro discute il fondamento della paternità e della maternità e i modelli dell’attaccamento filiale e avanza il sospetto che il legame adottivo, più che un difetto, manifesti la fragilità
Gli autori
Jean-Philippe Pierron è padre di due bambini e professore di filosofia in un liceo di Beaune. Ha fondato la rivista «Philomèle».
A Quattordici smetto
Daniela Callini
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Abbiamo adottato un bambino
Anna Genni Miliotti
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Adottare un figlio
Marco Scarpati
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Adozione: perché e come
F. Tonizzo & D. Micucci
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