44 passi
Autore: Daniele Callini
Edizione: Tempo al libro edizioni (2006, pagg. 201)
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Copia omaggiata dall'autore
Il contenuto
Una coinvolgente autobiografia sul tema dell’adozione e della ricerca delle proprie radici.
“Purtroppo molti, ancora oggi, confondono i regali con i doni, dimenticando che per fare veramente e profondamente felice un’altra persona occorre accarezzarle l’anima. E che per fare un vero dono occorre prima donare una parte di se stessi”.
La vita può essere considerata un percorso, un incedere segnato da obiettivi e traguardi, ricerche e scoperte. Daniele Callini racconta i suoi 44 passi in modo autentico, intrecciando tra loro brani di autobiografia, diario personale, riflessione metafisica e analisi fenomenologica. Un percorso di apprendimento esistenziale intenso e coinvolgente, una testimonianza che tocca tematiche di grande attualità, quali l’adozione, la ricerca delle proprie radici e della propria storia familiare.
Gli autori
DANIELE CALLINI è nato a Ravenna nel 1961 e vive a Brisighella. Si è laureato in Giurisprudenza e ha poi approfondito gli studi relativi alle scienze organizzative, sociologiche e dell’educazione. Dal 1995 insegna Sociologia dell’Organizzazione alla facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Bologna. Dirige la collana “Esperienze Formative” per l’editore FrancoAngeli ed è autore di vari saggi relativi ai temi della complessità e del cambiamento. Nel 2006 è stato nominato professore incaricato di Sociologia dell’Educazione dall’Università Pontificia Salesiana (sede di Venezia).
“Da diversi anni studio e cerco di comprendere i fenomeni socio-organizzativi e i processi sociali di apprendimento in una prospettiva di analisi sistemica, interdisciplinare, abduttiva. Ciò mi ha permesso di procedere nella ricerca sociale, ma in un certo senso anche in quella metafisica, prendendo le dovute distanze dalla mia storia personale. Un atteggiamento prudente. Ma in realtà era da molto tempo che avevo in mente questa possibilità: scrivere di me e dei miei pensieri più intimi. Dei miei processi di apprendimento esistenziale. Dopo 44 passi. Ora finalmente sento che condividere con altri i sentimenti più profondi della mia esistenza non è un atto spudorato, ma un segno di speranza.”