Home Page  La relazione dell' incontro del 27 Settembre 2005

Una serata molto interessante, anche grazie alla semplicità e alla chiarezza espositiva della Dott.ssa Calori, responsabile del centro milanese dell’Istituto “La Casa”.

Un’associazione fondata nel dopo-guerra da don Leggeri con lo scopo di fornire assistenza alle persone, alle coppie e alle famiglie. Ed è così che nel 1948 è stato fondato il primo Consultorio Familiare in Italia, presso il quale, nel susseguirsi degli anni, con l’evolversi delle necessità e dei bisogni, sono nati altri servizi tra cui, agli inizi degli anni settanta, quello di accompagnare le coppie all’Adozione Internazionale.

In questo ambito La Casa vuole essere una cerniera di collegamento tra il paese di origine della coppia adottiva e quello del minore, con l’obiettivo di accompagnare ed assistere la coppia nel periodo pre-adozione, ma soprattutto sostenendola nel post-adozione. Sostegno, su cui si basa il principale lavoro dell’Ente, che consiste nell’organizzare gruppi per genitori e per bambini, nel collaborare con le famiglie per l’inserimento del minore nella società e nella scuola, anche con l’aiuto di centri di psicoterapia individuale per ragazzi, e nel programmare corsi per insegnanti della scuola primaria, considerando che negli ultimi anni anche l’età media anagrafica dei bambini adottivi è andata spostandosi da 1-3 anni a 4-7 anni.

Ma il lavoro dell’Ente non si ferma qui!

Hanno attivato, in alcuni paesi disagiati, alcuni progetti di prevenzione dell’abbandono volti a fornire un sostegno ai bambini non adottabili (ad esempio quelli che hanno contratto il virus dell’HIV) o alle madri malate partorienti.

Dopo la panoramica delle motivazioni e dello stile con il quale La casa svolge il suo operato, la dottoressa ha evidenziato, anche rispondendo alle numerose domande poste dai presenti, il concreto lavoro dell’Ente nel campo dell’adozione. L’Istituto, che opera in Sud America (precisamente Bolivia, Cile, Colombia, Costarica e Brasile) e nell’Est Europa (Bulgaria) attraverso validi referenti presenti nei vari stati, ci informa che attualmente esiste una lista di attesa di ca. 160 coppie e che nel 2004 sono riusciti a realizzare 107 adozioni; da ciò ne deriva che ora l’attesa media per un’adozione varia tra i 2 e i 3 anni a seconda del paese di destinazione. La scelta del paese straniero da parte dei futuri genitori adottivi che decidono di conferire il mandato a La Casa viene effettuata, non solo considerando la loro preferenza espressa, ma anche e soprattutto attraverso la valutazione e la ponderazione da parte dell’Ente delle realtà e delle difficoltà dei vari stati (ad es. blocchi, chiusure, lunghe attese dovute a lentezze burocratiche). Il conferimento del mandato, comunque, viene preceduto da incontri informativi e formativi che si tengono c/o la sede dell’Ente ed inoltre la coppia non è tenuta a revocare immediatamente l’eventuale pratica di adozione nazionale in corso, almeno fino a che non esista una prospettiva di abbinamento. Successivamente al mandato sarà una psicologa dell’Istituto a seguire la coppia durante tutto il periodo di preparazione documentale e di attesa.

A conclusione della serata emergono due considerazioni di carattere generale che la dottoressa, dall’alto della sua esperienza, ha voluto lasciarci: la prima riguarda la scelta dell’Ente, che deve scaturire unicamente dalla soddisfazione dei propri desideri e dalla compatibilità con il proprio modo di essere e di porsi nei confronti della vita, ossia è e deve rimanere una questione “di pelle”; mentre la seconda riguarda il futuro dell’adozione verso questi paesi, che rimane notevolmente condizionato dalle aspettative di vita che i paesi stessi potranno offrire a questi bambini.

Nel ringraziare nuovamente la Dott.ssa Calori, le auguriamo di continuare con la stessa intensa dedizione e passione a svolgere il buon lavoro fin qui svolto, nella speranza che presto, anche grazie al loro aiuto, tanti bambini possano, anche se con difficoltà e fatica, sentirsi parte di un mondo e di una società che li sappia accogliere! Allora, forza ... apriamo le nostre braccia e doniamo AMORE!!!

 

  Viviana e Andrea