Sono sempre più numerosi i
bambini di colore che crescono in famiglie italiane perché ad
esse temporaneamente affidati o perché adottati.
Questo comporta per loro cambiamenti di stili di vita e di punti
di riferimento: essi hanno così bisogno oltre che delle cure dei
"nuovi" genitori anche di poter vivere positivamente la loro
doppia appartenenza etnica.
In un contesto sociale in cui si assiste a una recrudescenza di
atteggiamenti xenofobi, ciò comporta grandi difficoltà: questi
bambini vivono tra adulti che esprimono più o meno apertamente i
loro sentimenti e a contatto con coetanei bianchi che riflettono
nel loro agire le convinzioni delle loro famiglie. Come
reagiscono a questa situazione gli adulti "bianchi" che li
crescono?
Come riescono a fare in modo che questi bambini non siano
tentati di "rinnegare" esperienze passate o parti di sé
collegate con l'appartenenza originaria e che percepiscono come
negative nel mondo dei bianchi?
Il testo vuole contribuire all'approfondimento del problema, di
fronte al cambiamento di riferimenti che adozione e affido
inducono nei bambini.
L'opera studia inoltre la funzione che hanno il contesto sociale
e la scuola nel permettere a questi bambini di avere fiducia in
sé e negli altri, la valutazione positiva della propria origine
e quindi la strutturazione di un'identità multietnica e
integrata.
Gli Autori
Annamaria Dell'Antonio è
professore ordinario di Psicodinamica dello sviluppo e delle
relazioni familiari all'Università La Sapienza di Roma, dove dirige
anche il Centro studi per la tutela della persona del minore.
Da tempo si occupa dei problemi psicologici dei bambini che si
trovano in situazioni di disagio e ha pubblicato "Il bambino conteso
" (Milano 1983), "Le problematiche psicologiche dell'adozione
nazionale e internazionale" (Milano 1986), "Ascoltare il minore"
(Milano 1991), "Avere due famiglie: realtà e immagini dell'affido
eterofamiliare" (Milano 1992).
Disponibile presso la nostra biblioteca
Le informazioni delle sezioni 'Il
Contenuto' e 'Gli Autori' sono estratte dal libro e quindi di proprietà
dell'editore