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Sentenza del tribunale di Milano - Permessi anche nei primi 12 mesi di ingresso del bambino in famiglia, no limiti di età

 

Il quotidiano 'CORRIERE DELLA SERA' ha pubblicato un articolo il giorno 12-6-2002 a riguardo di un mancato riconoscimento di un permesso lavorativo ad una madre adottiva.

 

CORRIERE DELLA SERA 12 Giugno 2002

Milano, la sentenza dopo la vicenda di una coppia che si era vista negare un permesso di 4 ore.
RIPOSI MATERNITA' ALLE MADRI ADOTTIVE
Il tribunale: la famiglia non è solo un fatto biologico. Il bimbo puo' avere piu' di un anno.

MILANO - A differenza dei genitori naturali, quelli adottivi hanno diritto ad assentarsi dal lavoro per sfruttare i " riposi giornalieri " garantiti dalla legge anche se il bambino ha superato l'anno d'età. A questa conclusione arriva una sentenza del Tribunale di Milano. Basata sulla considerazione che " la filiazione è non tanto un fatto biologico, quanto il frutto di un intreccio tra opportunità biologiche personali, decisioni di ricorrere all'adozione o di avvalersi dei mezzi offerti dalle tecniche riproduttive". Di conseguenza, secondo il giudice, quando la legge parla di riposi dei genitori " entro il primo anno di vita del bambino " si intendono i primi 12 mesi vissuti in famiglia, indipendentemente dall'eta' anagrafica del figlio.

A ricorrere in giudizio, con il sostegno dell'Associazione per la Famiglia di Milano, è stata una dipendente delle Poste.

" Grazie a un'adozione, due anni fa sono arrivati dalla Colombia due splendidi bambini di tre e cinque anni - racconta - . Quando le Poste mi hanno negato il diritto al riposo giornaliero di quattro ore ho deciso di rivolgermi all'avvocato". Naturalmente la signora è soddisfatta: la sentenza ha condannato le Poste a retribuirle i permessi e a rifonderle 3.500 euro per le spese di lite. " D'ora in poi - dice - i genitori adottivi non potranno piu' essere discriminati".

Ma sulla vicenda non è detta l'ultima parola. Se la sentenza del giudice Amedeo Santosuosso mette la parola fine al primo grado di giudizio, è quasi scontato il ricorso in appello da parte delle Poste. Della questione potrebbe occuparsi la stessa Corte Costituzionale. " Gia' in primo grado avevamo chiesto al giudice di sollevare eccezione di incostituzionalità per quanto riguarda l'articolo 45 del testo unico su paternità e maternità - ha spiegato Aldo Bottini, avvocato della mamma di Milano -. Motivo: una disparità di trattamento tra genitori naturali e adottivi ".

I riposi retribuiti per i neogenitori sono un evoluzione dei vecchi permessi di allattamento. La nuova denominazione, introdotta dalla legge 53 dell' 8 marzo 2000, ha coinciso con l'allargamento ai padri dell'opportunità' di chiedere i permessi ( due ore di assenza retribuita al giorno ). La normativa è stata poi puntualizzata dal testo unico su maternità e paternità dello scorso anno." Il giudice ha saputo interpretare lo spirito della legge -ha commentato Marina Piazza, presidente della Commissione Pari Opportunità presso la presidenza del Consiglio, tra coloro che avevano collaborato alla stesura del testo - . Questa sentenza stimola la riapertura della discussione. E un intervento in materia da parte del legislatore ".

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             Aggiornato il 13-08-2015